Con nota di ieri, 12 ottobre 2011, il Ministero della Giustizia rivendica i risultati ottenuti in materia di mediazione in materia civile e commerciale.
Il Ministero ha ripreso la Risoluzione 2011/2026 del Parlamento Europeo del 13 settembre scorso, ricordando come, in tale occasione, il Parlamento Europeo abbia fatto il punto sull’attuazione negli stati membri della direttiva 2008/52/CE relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale, soffermandosi in particolare:
• sul requisito della confidenzialità, segnalando che l’Italia ha adottato un approccio rigoroso nei confronti della confidenzialità nelle procedure di mediazione (punto 1);
• sulla procedura per conferire autorità all’accordo scaturito tra le parti in sede di mediazione, osservando che, nella maggior parte degli Stati membri, l’accordo raggiunto ha la stessa efficacia di una decisione giudiziaria, (in Italia mediante omologazione del giudice diviene esecutivo);
• sulle iniziative intraprese per fornire incentivi finanziari alle parti, che deferiscono le controversie alla mediazione: in Italia tutti gli atti e gli accordi di mediazione sono esenti da imposte di bollo e tasse (punto 6);
• sulla obbligatorietà della mediazione, sottolineando che l’esempio più lampante è il decreto legislativo italiano n. 28 che punta a riformare il sistema giuridico e ad alleggerire il carico di lavoro dei tribunali italiani (punti 8 e 10).