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Mercati finanziari: seconda relazione ESMA sul monitoraggio dei rischi 2024

29 Agosto 2024
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato oggi la sua seconda relazione di monitoraggio dei rischi per il 2024, che illustra i principali fattori di rischio che i mercati finanziari dell’UE devono attualmente affrontare.

Gli eventi esterni continuano ad avere un forte impatto sull’evoluzione dei mercati finanziari e per ESMA sussistono rischi complessivi elevati o molto elevati nei mercati di sua competenza: i mercati rimangano molto sensibili, soprattutto all’andamento dei tassi di interesse, al deterioramento del rischio di credito e alle notizie politiche ed elettorali.

Rimane alto il rischio di correzioni in un contesto di fragile liquidità dei mercati, sia azionari che di altro genere.

In sintesi:

  • Finanza market-based: la disponibilità di capitale per le imprese europee attraverso i mercati dei capitali è stata finora sostanzialmente stabile nel 2024; sebbene il contesto di mercato rimanga molto difficile per l’emissione di titoli azionari, si sono registrati segnali di miglioramento nell’attività di IPO; l’emissione di obbligazioni societarie è stata elevata nel primo trimestre del 2004, ma è diminuita nel secondo trimestre dell’anno; nel complesso, la sostenibilità del debito societario rimane un rischio considerevole
  • Finanza sostenibile: i recenti sviluppi del mercato legati all’ESG hanno suscitato preoccupazioni sulla capacità di mobilitare capitali privati, con un rallentamento dell’emissione di green bond e un deflusso di fondi sostenibili per la prima volta nel secondo semestre del 2012; in prospettiva, la capacità delle imprese di annunciare piani di transizione credibili potrebbe orientare una più ampia disponibilità a investire nelle imprese in fase di transizione, con il supporto di strumenti di finanza di transizione
  • Innovazione finanziaria: i mercati dei cripto-asset hanno continuato a crescere nella prima metà del 2024, alimentati dall’approvazione di ETP a pronti su Bitcoin ed Ether negli Stati Uniti, per raggiungere una valutazione complessiva del mercato globale di 2,2 miliardi di euro a fine giugno (+40% da fine 2023); anche la liquidità è tornata ai livelli pre-FTX. Tuttavia, gli sviluppi del mercato all’inizio di agosto hanno portato alla volatilità e ad alcuni cali sostanziali delle valutazioni dei cripto-asset; continua inoltre l’elevata concentrazione sia per i cripto-asset che per le borse di criptovalute
  • Mercati dei titoli: i prezzi delle attività all’inizio del 2024 hanno avuto una tendenza al rialzo con poca volatilità, suggerendo che si stavano anticipando i futuri tagli dei tassi; si sono verificati episodi di volatilità di mercato legati alle elezioni nell’UE in giugno e luglio, mentre un calo di breve durata delle valutazioni azionarie globali all’inizio di agosto è stato associato a indicatori macroeconomici statunitensi più deboli del previsto. Nei mercati del reddito fisso, gli spread delle obbligazioni societarie hanno continuato a scendere, soprattutto per le società ad alto rendimento, mentre la qualità del credito dei titoli non finanziari ad alto rendimento ha continuato a diminuire, in particolare nel settore immobiliare: ciò potrebbe indicare un comportamento di ricerca del rendimento con una possibile sottovalutazione dei rischi
  • Gestione patrimoniale: la performance dei fondi UE è stata positiva in tutte le categorie e i fondi esposti a strumenti a reddito fisso (fondi obbligazionari e fondi comuni monetari) hanno registrato afflussi; l’aumento dei tassi d’interesse è stato compensato da un’ampia percezione di mercato del calo del rischio di credito, che si riflette nei bassi spread di credito. Tuttavia, la qualità del credito dei portafogli di fondi obbligazionari, misurata in base al rating, ha continuato a deteriorarsi, aumentando il rischio di un repricing disordinato degli asset rischiosi: i rischi continuano a riguardare i rischi di liquidità e le potenziali perdite legate ai tassi di interesse, al rischio di credito e alle questioni di valutazione. I fondi immobiliari aperti rimangono particolarmente vulnerabili a causa del loro disallineamento strutturale di liquidità e della pressione al ribasso sulle valutazioni dei mercati immobiliari.
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