CDS e Rating
19.11.2012 – I driver di rischio nell’ottava appena trascorsa sono andati ad affievolirsi sul finale, ma hanno portato molta fragilità nella prima parte della settimana. Il 20 novembre sarà probabilmente una data decisiva per la Grecia. L’Eurogruppo è chiamato a decidere sulla concessione degli aiuti al paese ellenico, e la possibilità che il FMI abbandoni il tavolo degli aiuti rimane una possibilità concreta. Dalla Spagna invece si è ancora in attesa di una possibile chiamata in campo del fondo ESM, mentre il tentativo di mettere in sicurezza il sistema bancario iberico continua incessantemente. I timori per il fiscal cliff, che potrebbero far perdere la AAA agli USA, iniziano a rientrare dopo i primi segnali di accordo tra repubblicani e democratici.
Valute & Commodity
Anche le valute fanno segnare un’ottava di consolidamento, con il cambio EUR/USD che staziona poco sotto la soglia di 1,30, in area 1,27/1,28. Il generale apprezzamento dell’Euro rispetto alle altre valute a livello globale è stato molto forte rispetto ad alcune emergenti (Brasile e Sudafrica) e il Giappone dove la situazione macro e le politiche monetarie messe in atto dalle rispettive banche centrali stanno spingendo i cambi verso l’alto. Le materie prime spinte dalla lateralità settimanale delle valute non modificano di molto le proprie quotazioni. L’oro si mantiene sui livelli raggiunti nelle scorse settimane, mentre il petrolio sorretto dalle prospettive americane meno fosche e dalle tensioni in Medio Oriente tenta un recupero dopo le cadute delle scorse settimane.
Dati Macro
I dati macro dipingono ancora un quadro recessivo per l’economia mondiale. Gli attesi dati della settimana, sia in Europa che in America, segnano il passo. L’indice ZEW tedesco ha subito un rallentamento maggiore delle attese. La crescita nell’EuroZona si blocca segnando una contrazione nel trimestre dello 0,1% congiunturale. La notizia peggiore viene però dalla Germania, anch’essa ormai vittima del rallentamento dei suoi maggiori partner commerciali (il resto dell’Europa). Anche dagli USA nessuna notizia positiva di rilievo. Calano le vendite al dettaglio, aumentano le scorte delle imprese e cala la produttività, contro le attese che si aspettavano un aumento, a causa dell’uragano Sandy. In settimana alcuni dati sull’immobiliare americano e la fiducia dei consumatori USA. In Europa, dati su PMI, IFO, fiducia consumatori e PIL tedesco.
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