L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha pubblicato uno studio di analisi del mercato europeo delle cartolarizzazioni.
Lo studio si limita alle operazioni di cartolarizzazione pubbliche emesse dopo il 1° gennaio 2019 e non copre le emissioni precedenti.
I principali risultati mostrano come, nel complesso, le dimensioni del mercato europeo delle cartolarizzazioni siano diminuite significativamente rispetto ai 2 trilioni di euro raggiunti alla fine del 2010.
Alla fine del 2022, infatti, i singoli prodotti cartolarizzati in circolazione nell’UE segnalati ai repertori di dati sulle cartolarizzazioni registrati erano 390, per un ammontare di 540 miliardi di euro.
Il 54% di queste consistenze era legato a mutui ipotecari residenziali, seguiti da prestiti automobilistici (16%), prestiti alle PMI (15%) e prestiti al consumo (12%). L’86% dell’esposizione è stato originato nei cinque maggiori mercati, ovvero Francia (25%), Germania (21%), Italia (17%), Spagna (13%) e Olanda (10%).
Per quanto riguarda le cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (STS), al 31 dicembre 2022 il registro STS dell’ESMA conteneva 586 notifiche di STS non ABCP e ABCP: 238 pubbliche e 348 private. Inoltre, vi erano 54 STS sintetiche.
Le cartolarizzazioni STS pubbliche, pari a 215 miliardi di euro, sono state emesse principalmente in Olanda (22%), seguita da Francia (20%), Italia (18%), Lussemburgo (15%) e Spagna (13%), mentre i restanti Paesi dell’UE rappresentano complessivamente circa il 12%.
Infine, l’emissione di STS privati è avvenuta principalmente in tre Stati membri: Francia (37%), Irlanda (25%) e Lussemburgo (16%), mentre i restanti Paesi dell’UE rappresentano circa il 22% del totale.
Il mercato complessivo, comprese le cartolarizzazioni precedenti al 2019, è molto più ampio, come suggeriscono rapporti di settore come quello dell’ Association for Financial Markets in Europe (AFME), che stima in 700 miliardi di euro le Asset backed securities (ABS) dell’UE.