Il 13 ottobre 2014, l’ICMA – European Repo Council ha pubblicato un proprio report sulla positiva esperienza per il mercato europeo dei Repo della migrazione dal sistema di regolamento delle operazioni “T+3” al nuovo standard “T+2”.
In particolare, nel report dell’ICMA (indirizzato alla Commissione Europea, all’ESMA e ad altri organismi sovranazionali) si analizzano i risultati positivi dell’impatto del nuovo standard di regolamento T+2, anche grazie agli standard tecnici predisposti dall’ICMA (Rules and Recommendations for the Secondary Markets) in vigore dal 6 ottobre 2014.
A tal riguardo, l’ICMA sottolinea gli sforzi comuni e la collaborazione instauratasi tra l’ICMA ERC e i suoi associati, i vari mercati regolamentati e gli MTF nonché le trading venues coinvolte nel processo.
Tra gli aspetti ancora problematici, e sui quali l’ICMA richiede alle autorità ulteriori interventi regolamentari o chiarificatori, vi sono quelli derivanti dall’applicazione dell’art. 5, comma 2 del Regolamento (UE) 909/2014, che prevede l’impossibilità di utilizzare sedi di negoziazione elettroniche per le operazioni di repo che abbiano una data iniziale di regolamento successiva a T+2. Su tale aspetto, l’ICMA ritiene di potersi associare alle segnalazioni già effettuate da varie trading platforms che hanno richiesto alle autorità europee di ricercare una soluzione pratica al problema per evitare di permettere ad un gran numero di operazioni, spesso concentrate in una specifico momento dell’anno (anche e soprattutto nel mercato europeo dei repo), di poter aver accesso a sedi di negoziazione elettronica.
Modifiche alle linee guida “ICMA ERC Guide to Best Practice in the European Repo Market”
Alla luce delle modifiche introdotte nel mercato europeo dei repo e nel funzionamento del regolamento delle relative operazioni che derivano dall’applicazione del Regolamento (UE) 909/2014 (CSDR), l’ICMA ERC ha recentemente pubblicato due documenti di modifica ed integrazione alle proprie linee guida“ICMA ERC Guide to Best Practice in the European Repo Market” (la cui versione originale era stata pubblicata nel marzo 2014), ed in particolare:
(i) modifiche pubblicate il 2 ottobre 2014, tendente proprio a recepire nuove modalità tecniche ed operative per le parti per meglio adeguare la propria operatività al nuovo standard di regolamento T+2; e
(ii) modifiche pubblicate il 20 ottobre 2014, con le quali sono stati introdotti meccanismi più chiari per eventualmente applicare in maniera automatica anche tassi di interessi “negativi” sulle operazioni di repo; le modalità per evitare i suddetti automatismi dovrebbero essere concordate e disciplinate tra le parti nel master agreement o comunque nella specifica confirmation della singola operazione.