Consob ha pubblicato l’audizione del Dott. Mauro Bellofiore, responsabile dell’ufficio regolamentazione, divisione e strategie regolamentari di Consob, presso la 6a Commissione permanente (Finanze e Tesoro) del Senato, tenutasi il 24 luglio 2024, sull’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 2023/1114 (MiCAR), che introduce un quadro normativo europeo per le cripto-attività.
Il Regolamento disciplina tre tipologie di cripto-attività:
- Token collegati ad attività (ART) che mirano a mantenere un valore stabile riferito ad un altro valore o diritto
- Token di moneta elettronica (EMT) che mantengono un valore stabile rispetto a una valuta ufficiale
- Altre cripto-attività non collegate ad attività specifiche, inclusi gli utility token.
Dal 30 giugno 2024 saranno applicabili le norme relative all’offerta al pubblico e alla negoziazione di ART ed EMT, mentre dal 30 dicembre 2024, MiCAR regolerà l’offerta al pubblico e l’ammissione alla negoziazione delle cripto-attività other than, la prestazione di servizi per le cripto-attività da parte di soggetti specificatamente autorizzati ai sensi del Regolamento e gli abusi di mercato in merito alle cripto-attività.
Secondo Conosb, il decreto legislativo posto alal sua attenzione dà attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili contenute in MiCAR e garantisce l’adeguamento della normativa nazionale vigente al citato regolamento, secondo i principi direttivi stabiliti dall’articolo 19 della legge di delegazione europea
2022-2023.
Nel corso dell’audizione, sono stati altresì posti in rilievo le competenze differenziate di Consob e Banca d’Italia in ambito MICAR: lo schema di decreto delegato in esame designa infatti Consob e Banca d’Italia quali autorità competenti ai sensi dell’art. 93 MiCAR, secondo un riparto di competenze per finalità e funzioni analogo a quello previsto nella disciplina di settore e in particolare nel TUF.
In estrema sintesi:
- Banca d’Italia vigila sul contenimento del rischio, la stabilità patrimoniale e la sana e prudente gestione
- Consob sulla trasparenza, la correttezza dei comportamenti, l’integrità dei mercati e la tutela degli investitori.
Più nel dettaglio, ecco le diverse competenze di Consob e Banca d’Italia, in parte congiunte:
Consob:
- Vigilanza sulle Cripto-Attività non collegate ad asset (Other Than), ovvero:
- sulle regole di trasparenza a carico degli offerenti e delle persone che richiedono l’ammissione alla negoziazione, incluso il controllo della notifica e pubblicazione del white paper
- sull’attuazione delle regole che garantiscono agli investitori un diritto di recesso entro 14 giorni dall’acquisizione delle cripto-attività
- sulla condotta degli offerenti e degli emittenti che richiedono l’ammissione alla negoziazione, garantendo la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse.
- Vigilanza sugli Asset-Referenced Token (ART), ovvero:
- sulla completezza, comprensibilità e coerenza del white paper relativo agli ART.
- sul parere giuridico che esclude la classificazione del token come strumento finanziario
- sulle comunicazioni di marketing e le regole di condotta per gli ART, nonché vaglierà la gestione dei conflitti di interesse.
- Vigilanza sui Prestatori di Servizi per Cripto-Attività (CASP), con competenze in ordine:
- all’autorizzazione dei CASP specializzati, acquisito il parere di Banca d’Italia
- ai presidi volti a contrastare gli abusi di mercato relativi alle cripto-attività scambiate su piattaforme di negoziazione, come insider trading e manipolazione del mercato.
Banca d’Italia:
- Stabilità Finanziaria e Gestione Prudente: Banca d’Italia vigilerà in particolare sul contenimento del rischio, la stabilità patrimoniale e la sana e prudente gestione delle entità coinvolte e sugli EMT, in linea con la Direttiva 2009/110/CE
- Asset-Referenced Token (ART): Banca d’Italia controllerà gli aspetti legati alla riserva che tutela il diritto al rimborso degli ART e interviene sui prodotti per garantire la stabilità del sistema finanziario
- Prestatori di Servizi per Cripto-Attività (CASP): Banca d’Italia fornirà pareri alla Consob per l’autorizzazione dei CASP specializzati e ha competenze nella fase di vigilanza continuativa, ripartite per funzioni specifiche.