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Misure antiriciclaggio e criminalità organizzata: audizione in Senato del Direttore UIF

31 Luglio 2024
Di cosa si parla in questo articolo

L’UIF ha pubblicato il testo dell’audizione, in Senato, il 31 luglio 2024, del Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), Dott. Enzo Serata, sul contributo delle misure antiriciclaggio a combattere la criminalità organizzata e tutelare l’economia legale.

L’audizione si è svolta presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, ove il Direttore UIF ha illustrato l’attività dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) e il contributo delle misure antiriciclaggio per preservare l’integrità dell’economia legale e combattere la criminalità organizzata.

La pervasività della mafia in Italia richiede misure sinergiche di prevenzione e repressione del riciclaggio: la UIF riceve segnalazioni di operazioni sospette (SOS), che analizza e trasferisce alle autorità investigative; tali segnalazioni sono cruciali per elaborare schemi operativi e indicatori per identificare situazioni anomale.

Nel 2023, la UIF ha ricevuto oltre 150.000 SOS, con una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, anche se è aumentato il numero di segnalazioni da operatori non finanziari.

Le segnalazioni hanno ricevuto oltre 57.500 feedback positivi dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e 11.000 dalla Direzione Nazionale Antimafia (DNA).

Circa il 19% delle SOS del 2023 è stato classificato come potenzialmente collegato alla criminalità organizzata, con un ulteriore 16% di segnalazioni con collegamenti indiretti: le regioni con la maggior concentrazione di segnalazioni sono Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia, con Roma, Milano e Napoli in testa per numero di SOS.

Le mafie sono particolarmente interessate ai settori del commercio, ICT, edilizia e servizi finanziari: le segnalazioni evidenziano l’uso di bonifici e contanti per riciclare fondi, spesso collegati a reati fiscali, corruzione e frode.

Le consorterie mafiose sfruttano situazioni di crisi e misure di supporto pubblico, inclusi i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): in proposito, sono state rilevate reti di imprese contigue alle mafie che accedono a tali agevolazioni, spesso trasferendo i fondi all’estero.

In conclusione, secondo il Direttore UIF, l’efficacia della lotta al riciclaggio dipende dalla cooperazione tra le istituzioni e dal ruolo delle amministrazioni pubbliche: tuttavia, la collaborazione limitata di queste ultime rappresenta una vulnerabilità significativa per il sistema antiriciclaggio italiano.

Di fondamentale importanza è altresì l’intensificazione della collaborazione internazionale: a livello europeo è necessario che la nuova Autorità antiriciclaggio, l’AMLA, possa nel tempo garantire una maggiore facilità di colloquio tra le FIU dell’UE e innalzare gli standard di prevenzione, attualmente carenti in diverse giurisdizioni.

Al di fuori dei confini europei occorrerà continuare ad operare attivamente nei diversi consessi in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo (GAFI, Egmont), per migliorare il grado di cooperazione tra le FIU, condizionato negativamente dall’attuale, difficile situazione geo-politica.

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