Banca d’Italia ha pubblicato una raccomandazione in materia di modelli IRB per il calcolo del rischio di credito.
In particolare, Banca d’Italia sottolinea la necessità che le banche sottoposte alla vigilanza diretta, gli intermediari finanziari e le società di investimento di classe 1 minus che vogliano richiedere per la prima volta l’ autorizzazione all’uso dei modelli IRB, ovvero che si stiano preparando ad adottare modelli interni per una successiva richiesta di autorizzazione:
- definiscano in modo accurato se possano prevedere rigorosi sistemi di governance, gestione e controllo dei rischi e dei dati;
- valutino se vi siano a disposizione serie storiche e portafogli adeguatamente spessi e granulari volti ad assicurare stime delle PD che possano rispondere a tutti i requisiti indicati dalle regole prudenziali;
- qualora gli accertamenti sopraindicati abbiano dato esito positivo, individuino il perimetro di applicazione dei medesimi modelli IRB in ragione dell’evoluzione normativa attesa, che esclude la facoltà di utilizzare stime interne dei parametri diversi dalla PDs per i portafogli sopraindividuati.
Banca d’Italia segnala che si atterrà a criteri estremamente rigorosi nel valutare l’adeguatezza delle stime indicate dagli intermediari e il rispetto di tutte le altre regole fondamentali per poter procedere con l’utilizzo dei sistemi interni di misurazione dei rischi per il calcolo dei requisiti patrimoniali.