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Modifiche alla disciplina dei GEFIA: la posizione del Consiglio UE

4 Luglio 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Per migliorare l’Unione europea dei mercati dei capitali (CMU) e rafforzare la protezione degli investitori, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la propria posizione sulla modifica della Direttiva 2011/61/UE (Direttiva AIFM) sui gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA), il quadro legislativo che disciplina i gestori di hedge fund, i fondi di private equity, i fondi di private debt, i fondi immobiliari e altri cosiddetti fondi di investimento alternativi (FIA) nell’Unione.

La proposta contribuirà a mantenere un mercato europeo competitivo e attraente, sbloccando così gli investimenti privati per finanziare la transizione verde e digitale.

La proposta mira a migliorare l’integrazione dei mercati della gestione patrimoniale in Europa, modernizzando al contempo il quadro normativo per gli aspetti chiave.

Non solo viene aggiornata la Direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA), ma anche le norme applicabili agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e il quadro normativo che consente la vendita di fondi comuni di investimento transeuropei.

La proposta ha quattro obiettivi principali:

  • raggiungere un’ulteriore integrazione del mercato per i fondi di investimento alternativi e quindi una più ampia integrazione del mercato dei capitali;
  • migliorare l’accesso delle imprese a forme di finanziamento più diversificate;
  • rafforzare la protezione degli investitori;
  • migliorare la capacità dei gestori di fondi di far fronte alla pressione di liquidità in condizioni di stress del mercato.

Nella sua posizione, il Consiglio sottolinea l’importanza di un’armonizzazione coerente nel settore della gestione del rischio di liquidità.

In particolare, sottolinea la necessità di migliorare la disponibilità di strumenti di gestione della liquidità, con nuovi requisiti per i gestori che prevedano l’attivazione di questi strumenti.

Ciò contribuirà a garantire che i gestori di fondi siano ben attrezzati per affrontare deflussi significativi in periodi di turbolenza finanziaria.

Il Consiglio chiarisce ulteriormente le regole per l’esternalizzazione e la delega di alcune funzioni da parte dei gestori di fondi a terzi e aumenta la cooperazione di vigilanza in questo settore.

Introduce inoltre nuovi obblighi di segnalazione al fine di migliorare il monitoraggio e la vigilanza dell’applicazione del quadro normativo dell’UE.

Precisi obblighi di rendicontazione sull’esternalizzazione ridurranno le possibilità di creare società fittizie.

Altre questioni fondamentali per il Consiglio riguardano il quadro per la fornitura di servizi transfrontalieri da parte dei depositari, i nuovi obblighi di segnalazione per gli OICVM ai fini del monitoraggio del rischio e le nuove norme sulla trasparenza per migliorare la protezione degli investitori.

 

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