Con comunicazione del 4 maggio 2011, l’ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio) ha annunciato la futura disposizione di un documento guida che consenta alle proprie associate di adottare scelte coerenti a valori condivisi nel campo della governance e accountability, dell’attività istituzionale, della gestione del patrimonio.
L’adesione a tali linee guida sarà volontaria, nel rispetto della piena autonomia di ciascuna associata.
In merito a governance e accountability, l’obiettivo dichiarato dall’ACRI è quello di sistematizzare e dare visibilità a orientamenti che vadano nella direzione della trasparenza, dell’indipendenza e della responsabilità nei confronti dei territori di riferimento, puntando sulla competenza e l’autorevolezza degli amministratori, visto il crescente ruolo delle Fondazioni nell’attivare percorsi di innovazione per lo sviluppo locale.
Altresì, la “Carta delle Fondazioni” elaborerà orientamenti tecnici a supporto dei processi di governo delle Fondazioni, con particolare riferimento a: competenze e caratteristiche dei designati; modalità di rinnovo degli organi che non compromettano l’efficacia dell’azione nel lungo periodo; regolamentazione di ingressi e uscite rispetto a cariche pubbliche elettive; codice di comportamento in relazione ai valori “etici” di riferimento.
Per quanto riguarda l’attività erogativa delle Fondazioni, l’ACRI evidenzia come il presidio offerto dalla “Carta” sarà focalizzato sui temi dell’efficienza e dell’efficacia delle scelte di allocazione delle risorse, avendo come obiettivo quello di massimizzare l’impatto positivo delle erogazioni sui territori di riferimento.
Infine, per quanto attiene la gestione del patrimonio, la “Carta delle Fondazioni” terrà conto del fatto che: da un lato, l’evoluzione del ruolo delle Fondazioni richiede una programmazione puntuale nel medio-lungo periodo, con la conseguente necessità di poter contare su flussi costanti di introiti derivanti dall’investimento dei patrimoni; dall’altro, Fondazioni hanno cominciato a valutare l’impiego di quote dei loro patrimoni anche in funzione dell’esercizio del proprio ruolo istituzionale, e, perciò, in tale contesto, si deve inserire la riflessione di carattere strategico sulle partecipazioni nelle banche conferita.
La “Carta delle Fondazioni”, conclude l’ACRI, cercherà di definire un approccio comune a questi temi; di porre le Fondazioni di minore dimensione in condizione di partecipare eventualmente a interventi collettivi, che per massa critica non sarebbero in grado di sviluppare singolarmente; infine, di fornire un codice di condotta di riferimento in materia di investimenti.
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