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Giurisprudenza

Ne bis in idem: la Corte Costituzionale sull’illegittimità del doppio binario sanzionatorio

9 Agosto 2022

Corte Costituzionale, 16 giugno 2022, n. 149 – Pres. Amato, Red. Viganò

Di cosa si parla in questo articolo

Con Sentenza n. 149 del 16 giugno 2022, la Corte  Costituzionale si è espressa in materia di ne bis in idem e illegittimità del doppio binario sanzionatorio.

In particolare, la Corte Costituzionale ha stabilito che non possa essere introdotto o proseguito un processo penale nei confronti di un soggetto che sia già stato sanzionato in via amministrativa per la medesima violazione dei diritti d’autore.

In particolare, la tematica è stata sollevata dal Tribunale di Verona, il quale osservava che l’art. 649 del Codice di procedure penale vieta di sottoporre ad un secondo giudizio un imputato che sia già stato assolto o condannato in un diverso processo penale, ma non prevede tale divieto nel caso in cui l’imputato sia già stato sottoposto a sanzione amministrativa.

Sul punto, il Tribunale inviava gli atti alla Consulta al fine di verificare se la sottoposizione a un processo violasse il diritto al ne bis in idem, previsto dal Protocollo n. 7 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La Corte Costituzionale ha valutato come fondata la questione, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 649 Cpp ove non preveda che il giudice pronunci il proscioglimento o il non luogo a procedere nei confronti di un imputato per un delitto in materia di diritto d’autore che, in relazione allo stesso fatto, sia già stato sottoposto a un procedimento sanzionatorio, ormai concluso.

La Consulta ha sottolineato come il diritto al ne bis in idem abbia come scopo principale quello di tutelare la persona contro il peso ed i costi di un secondo procedimento.

Ha quindi riconosciuto carattere punitivo alle sanzioni amministrative esistenti in materia di diritto d’autore e ha escluso che tra queste sanzioni e le pene previste per gli stessi fatti sussista una connessione sufficientemente stretta da far apparire le due risposte sanzionatorie come una risposta coerente e sostanzialmente unitaria a questa tipologia di illeciti.

Pertanto, continua la Corte Costituzionale, lo sdoppiamento delle sanzioni, ma soprattutto il duplicarsi dei procedimenti per la stessa violazione non può che comportare sofferenze e costi ingiustificati per il soggetto interessato. Di conseguenza, per evitarli, è indispensabile che il procedimento penale si concluda non appena la sanzione amministrativa già irrogata diventi definitiva.

Concludendo, la Consulta ha invitato il legislatore a superare questa disarmonia, nel quadro di un’auspicabile rimeditazione complessiva dei sistemi di doppio binario sanzionatorio ancora vigenti.

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