Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato una proposta di Direttiva relativa ad un quadro comune e ai requisiti minimi per un meccanismo extragiudiziale per recuperare il valore dei crediti avallati con garanzie reali qualora il debitore sia inadempiente.
Il nuovo meccanismo proposto per l’escussione extragiudiziale accelerata delle garanzie sarebbe disponibile solo per i prestiti alle imprese, sarebbero invece esclusi i crediti al consumo, così come i prestiti per i quali viene utilizzata come garanzia l’immobile di residenza principale del debitore.
Tale meccanismo dovrebbe essere inoltre concordato in anticipo tra un istituto di credito e il debitore.
Le norme proposte mirano a conciliare gli interessi del creditore e del debitore ed in particolare:
- il creditore deve concedere al debitore un certo tempo per effettuare i pagamenti dovuti e evitare la procedura di escussione;
- il debitore ha il diritto di rivolgersi a un tribunale per opporsi alla procedura o al diritto del creditore all’escussione della garanzia;
- iI creditore può tenere i proventi solo nella misura necessaria a coprire gli importi dovuti del prestito. I proventi in eccesso sono pagati al debitore o ad altri creditori;
- gli Stati membri possono decidere, nel caso in cui i proventi ricavati dalla garanzia siano inferiori agli importi dovuti per il prestito, che lo stesso venga comunque considerato estinto.
La proposta di Direttiva integra le norme sulla ristrutturazione delle imprese e quelle sulla seconda opportunità adottate dal Consiglio il 6 giugno 2019.