L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri la propria proposta ai fini del disegno di legge per la concorrenza.
In particolare, nella propria proposta, l’AGCM evidenzia la necessità di una modernizzazione e di una semplificazione della Pubblica Amministrazione, in quanto, un’amministrazione pubblica efficiente e una regolazione semplice e trasparente costituiscono una pre-condizione essenziale per lo sviluppo competitivo dell’economia italiana in termini di innovazione e di crescita.
In questo contesto, la riforma degli appalti pubblici deve essere considerata tra gli obbiettivi strategici ai fini del rilancio dell’economia e dell’attivazione degli investimenti.
Sul punto l’Autorità propone due interventi: uno più immediato consistente nella sospensione dell’applicazione del Codice dei contratti pubblici e nel ricorso alle disposizioni contenute nelle direttive europee in materia di gare pubbliche del 2014 alle procedure interessate dall’erogazione dei fondi europei del “Next Generation EU” e alle opere strategiche. Ciò consentirebbe di poter eliminare immediatamente i vincoli che attualmente insistono, tra gli altri, sul subappalto, l’avvalimento, l’appalto integrato, i criteri di valutazione delle offerte, l’obbligo di nomina dei commissari esterni.
Inoltre, l’Autorità sottolinea la necessità di un intervento nel settore delle società a partecipazione pubblica, considerando che l’efficienza di tale comparto dell’economia incide non solo sulla finanza pubblica, ma anche sulla qualità dei servizi.