L’EBA ha pubblicato una versione aggiornata delle proprie linee guida sulla gestione del rischio di concentrazione nell’ambito del processo di controllo prudenziale di credito degli istituti bancari. La relazione mostra come le autorità nazionali competenti siano parte integrante del sistema di valutazione del rischio delle autorità garanti della concorrenza e come la concentrazione del rischio venga continuamente monitorata e valutata costituendo parte integrante del sistema di valutazione del rischio dei singoli enti creditizi.
Alcuni esempi di buone pratiche di vigilanza in relazione alla gestione della concentrazione del rischio del credito includono: l’uso di registri di credito nazionali centralizzati; la capacità degli istituti di credito di grandi dimensioni di acquisire dati di credito adeguati, al fine di analizzare e monitorare efficacemente le concentrazioni di credito per produrre una serie completa di segnalazioni di vigilanza automatizzate. La gestione del benchmarking viene inoltre esercitata dalla autorità di vigilanza al fine di controllare la concentrazione del rischio di credito suddiviso per settore, industria e / o paese.
L’aggiornamento ha anche individuato alcuni punti deboli: alcune autorità di vigilanza, ad esempio, non verificano adeguatamente se gli istituti di credito applicano tecniche forward-looking per l’attenuazione del rischio di credito legato ai fidi indiretti; solo metà autorità di vigilanza accerta concretamente se nell’ambito dell’ente creditizio si tenga conto delle esposizioni sottostanti ai rischi di concentrazione del credito che potrebbero derivare da prodotti complessi, e.g. i prodotti cartolarizzati.
La nuova versione è stata realizzata inconformità con l’Articolo 30 del Regolamento EBA, e comporterà una valutazione comparativa dell’efficacia del lavoro svolto dalle autorità di vigilanza nonché un controllo sistematico dell’attuazione delle disposizioni da parte delle autorità competenti nei confronti dei loro pari.