L’ABI ha pubblicato i dati relativi all’adesione alle Nuove misure per il credito alle PMI (Numi). Secondo l’Associazione delle Banche, l’adesione ha coinvolto l’83,5% degli sportelli su tutto il territorio nazionale.
Come già riportato su questo sito, le Nuove misure per il credito alle PMI prevedono tre tipi di interventi, aventi ad oggetto la sospensione dei finanziamenti, l’allungamento dei prestiti, la promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.
Possono beneficiare dell’iniziativa tutte le PMI con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 milioni di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro, oltre a tutte le imprese che abbiano già attivato la precedente moratorie per linee di credito diverse.
Esclusa l’applicazione, per le imprese beneficiarie, di spese e altri oneri aggiuntivi diversi da quelli eventualmente sostenuti nei confronti di terzi, che verranno specificatamente indicati.
Il tasso d’interesse rimarrà quello indicato nel contratto originario per quanto riguarda le sospensioni dei finanziamenti, le operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa ed anche per quelle di allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Stesso tasso anche per l’allungamento della durata del mutuo il cui piano residuo di ammortamento, comprensivo del periodo di estensione, non risulti superiore a 3 anni, nonché per le operazioni che beneficino della copertura del Fondo di Garanzia per le PMI o del Fondo ISMEA.
Con l’occasione l’ABI ha ricordato come siano in fase di discussione due nuovi accordi volti a favorire il finanziamento di progetti di investimento e ad agevolare un rapido smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione.