Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2024 la legge 8 agosto 2024, n. 120, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 giugno 2024, n. 89, recante disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.
Il decreto si concentra su diversi distinti profili, tra cui la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria (c.d. Stretto di Messina), i compiti e le funzioni dei commissari straordinari, l’operatività dell’Autorità per la laguna di Venezia, la realizzazione o il completamento di interventi infrastrutturali, e l’introduzione di misure volte a garantire la maggiore efficienza del procedimento penale (su cui si rinvia all’odierna notizia “Processo penale: modifiche al giudizio in Cassazione”).
Inoltre, e per quanto qui maggiormente interessa, l’articolo 10 del decreto reca misure urgenti per il sostegno della presenza di imprese italiane nel continente africano e per l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
In particolare, viene istituito un nuovo strumento finanziario destinato alle imprese che operano in Africa, con impiego di fondi fino a un massimo di 200 milioni, a valere sulle risorse del fondo rotativo della legge 394/1981.
Non sono previste condizioni maggiormente agevolative rispetto a quelle ordinarie di finanziamento del fondo rotativo della legge 394/1981. La specialità deriva solo dalla definizione di uno strumento dedicato per le imprese italiane operanti sui mercati africani.
Tali fondi sono destinati alla concessione di finanziamenti agevolati per imprese stabilmente presenti in Africa, nonché loro fornitrici stabili, al fine di sostenere investimenti per il rafforzamento patrimoniale, investimenti digitali, ecologici, nonché produttivi o commerciali.
Il decreto definisce cosa debba intendersi per imprese stabilmente presenti nel continente africano, specificando i requisiti per accedere ai finanziamenti agevolati.
Per le imprese di Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, in possesso dei requisiti richiesti, possono beneficiare di cofinanziamenti a fondo perduto fino al limite del 20% (in luogo del limite del 10% per le imprese del resto d’Italia).
Vengono poi previste norme sul procedimento di concessione dei finanziamenti per sostenere iniziative e progetti promossi nell’ambito del Piano Mattei.
Il Piano Mattei, istituito con decreto-legge n. 161 del 2023, rappresenta un piano strategico per la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati africani.
In particolare, il decreto autorizza Cassa depositi e prestiti a concedere finanziamenti, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2024, a favore di imprese stabilmente operative in Africa, funzionali alla realizzazione di interventi nei settori delle infrastrutture, tutela dell’ambiente e approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche, salute, agricoltura e sicurezza alimentare, manifatturiero.
Tali finanziamenti possono essere concessi sotto qualsiasi forma, anche mediante strumenti di debito subordinato e anche congiuntamente al finanziamento bancario o di altre istituzioni finanziarie.
I finanziamenti concessi da Cassa depositi e prestiti sono inoltre assistiti dalla garanzia dello Stato in misura pari all’80% per singolo intervento, nel limite massimo di 400 milioni per l’anno 2024.
La garanzia opera solo rispetto alle esposizioni di Cassa depositi e prestiti, anche nell’eventualità di finanziamento erogato congiuntamente con altri soggetti o istituzioni.
Tale garanzia è esplicita, incondizionata, irrevocabile, autonoma e a prima richiesta e rilasciata a titolo non oneroso o comunque a condizioni concessionali (inferiori ai tassi di mercato) nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato ove applicabile. Tale garanzia si estende al rimborso del capitale e al pagamento degli interessi.
Infine, viene previsto il rifinanziamento per euro 50 milioni per l’anno 2024 del Fondo unico di venture capital previsto dall’articolo 1, comma 932, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Tale norma ha unificato in un unico Fondo rotativo per operazioni di venture capital tutti i fondi rotativi gestiti dalla Simest s.p.a. destinati ad operazioni di acquisizione di quote di capitale di rischio (venture capital) in Paesi non aderenti all’Unione europea nonché il Fondo rotativo, sempre gestito da Simest, per operazioni di venture capital in imprese costituite o da costituire nei Paesi dell’area balcanica di cui all’articolo 5, comma 2, lettera c), della L. n. 84/2001.