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Nuovi indicatori BCE sui rischi climatici nel settore finanziario

25 Gennaio 2023
Di cosa si parla in questo articolo

La Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato la prima serie di indicatori statistici relativi al clima per valutare meglio l’impatto dei rischi climatici sul settore finanziario e monitorare lo sviluppo della finanza sostenibile e green.

Gli indicatori, evidenzia la BCE, sono un primo passo per contribuire a ridurre il gap di dati sui cambiamenti climatici, che è fondamentale per compiere ulteriori progressi verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico.

I nuovi indicatori BCE sui rischi climatici sono sperimentali o analitici. I dati sperimentali soddisfano molti, ma non tutti, i requisiti di qualità delle statistiche ufficiali della BCE.

I dati analitici hanno una qualità inferiore e alcune limitazioni, talvolta significative. Gli indicatori BCE sui rischi climatici sono quindi un work in progress e devono essere utilizzati con la dovuta attenzione. Il loro scopo è quello di avviare un dialogo più ampio sulle modalità di acquisizione dei dati sui rischi climatici e sulla transizione green.

Gli indicatori BCE sui rischi climatici fanno riferimento a tre aree tematiche: la finanza sostenibile, i rischi di transizione e i rischi fisici legati al cambiamento climatico.

  1. Gli indicatori sperimentali sulla finanza sostenibile forniscono una panoramica degli strumenti di debito etichettati come “green”, “sociali”, “di sostenibilità” o “legati alla sostenibilità” dall’emittente, emessi o detenuti nell’area dell’euro. I dati evidenziano che il volume delle obbligazioni sostenibili e green è più che raddoppiato negli ultimi due anni ed è cresciuto molto più rapidamente del mercato obbligazionario complessivo dell’area dell’euro. Oltre ad aumentare la trasparenza, questi indicatori aiutano anche a monitorare i progressi nella transizione verso un’economia a zero emissioni. Tuttavia, la mancanza di standard armonizzati e accettati a livello internazionale su ciò che definisce un’obbligazione green o sostenibile rende i dati complessivamente meno affidabili.
  2. Gli indicatori analitici sulle emissioni di anidride carbonica forniscono informazioni sull’esposizione degli intermediari ai rischi di transizione. I risultati preliminari mostrano che nell’area dell’euro la maggior parte delle emissioni finanziate tramite azioni o obbligazioni sono detenute da fondi di investimento. Tuttavia, i dati suggeriscono che le attività a maggiore intensità di anidride carbonica sono finanziate dal settore bancario, in quanto le aziende finanziate producono relativamente più emissioni nelle loro operazioni commerciali per raggiungere un determinato livello di entrate.
  3. Gli indicatori analitici sui rischi fisici legati al clima analizzano l’impatto dei rischi naturali, come inondazioni, incendi o uragani, sulla performance dei portafogli di prestiti, obbligazioni e azioni. Sebbene il rischio di uragani influisca ampiamente sui portafogli finanziari dell’area dell’euro, il rischio che questo pericolo causi danni gravi è piuttosto basso. Al contrario, le inondazioni sono limitate alle aree costiere e fluviali, ma si stima che il livello di danni e perdite sia più elevato.

La pubblicazione degli indicatori BCE sui rischi climatici in oggetto rientra nel piano d’azione sul clima della BCE.

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