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Nuovo report IOSCO sul crowdfunding

22 Dicembre 2015
Di cosa si parla in questo articolo

L’Organizzazione Internazionale delle Autorità di Controllo dei Mercati (IOSCO) ha pubblicato un nuovo report conoscitivo sul Crowdfunding.

Il documento consiste essenzialmente in un sommario delle risposte fornite da ventitré membri IOSCO alle domande poste in materia dalla stessa organizzazione. Lo scopo del report è di meglio comprendere gli attuali sviluppi di tale mercato nei paesi membri – con particolare riferimento alle nuove proposte regolamentari – e fornire indicazioni utili sulle dinamiche emergenti in tale area.

Le giurisdizioni considerate nell’indagine dimostrano una molteplicità di approcci nella regolazione di questa nuova attività finanziaria. Infatti, mentre alcuni paesi hanno preferito applicare il quadro regolamentare ordinario in materia di strumenti finanziari, altri hanno introdotto (o proposto di introdurre) regimi regolamentari ad hoc. Per quanto riguarda questi ultimi, il documento rileva come nella maggior parte dei casi essi siano ancora in una fase embrionale.

Il report in esame offre inoltre una panoramica generale sugli elementi che i regolatori nazionali possono adoperare per costruire strumenti volti alla mitigazione dei rischi specifici inerenti all’attività di Crowdfunding. L’obiettivo dello IOSCO, a tal riguardo, è quello di raggiungere un equilibrio tra la promozione di tale attività, la protezione degli investitori e la salvaguardia dell’integrità del mercato.

Nel dettaglio, alcune delle misure regolamentari descritte nel documento includono:

  • l’ingresso personalizzato, la registrazione e i requisiti per l’autorizzazione;
  • i requisiti informativi per i soggetti emittenti e per i portali informatici;
  • i limiti ai servizi che le piattaforme possono offrire;
  • l’obbligo di individuare un soggetto terzo che abbia in custodia i cespiti investiti;
  • l’adozione di misure volte a favorire l’utilizzo delle risorse per lo sviluppo di attività locali;
  • indirizzare le questioni trans-nazionali.

Il documento cerca inoltre di migliorare la comprensione del fenomeno da parte degli investitori, con particolare riferimento alle differenze che sussistono tra questo tipo d’investimento e forme d’investimento più tradizionali. Infine, il report sollecita gli investitori a prestare particolare attenzione, oltre ai rischi tipici dell’attività d’investimento, ad alcuni aspetti peculiari del fenomeno in esame, quali ad esempio le asimmetrie informative, le ipotesi d’insolvenza delle piattaforme, i limiti agli investimenti, la rescissione dei contratti e i rischi d’illiquidità.

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