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Open insurance e settore assicurativo: rischi e sfide

25 Settembre 2024
Di cosa si parla in questo articolo

IVASS ha pubblicato l’intervento del Consigliere Generale IVASS Stefano De Polis, del 24 settembre 2024, tenuto in occasione del convegno che si è svolto presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma sul tema dell’open insurance.

Il Segretario Generale dell’IVASS ha sottolineato in particolare come l’innovazione digitale possa apportare benefici significativi al settore assicurativo, migliorando la concorrenza, la trasparenza e l’inclusione finanziaria.

Tuttavia, ha avvertito che occorre prestare attenzione ai rischi e alle sfide che questa trasformazione comporta.

Un parallelo è stato tracciato con l’open banking, introdotto dalla PSD2, e la proposta della Commissione Europea di un Regolamento sull’open finance (FiDAR), che mira a estendere la condivisione dei dati finanziari, inclusi quelli assicurativi.

Questo regolamento imporrebbe alle compagnie di condividere, previo consenso dei clienti, i dati relativi a prodotti e servizi con altre imprese assicurative o terze parti tecnologiche: il consenso del consumatore e la protezione dei dati sono elementi centrali di questa proposta.

Il Segretario Generale ha evidenziato come i dati assicurativi, più complessi rispetto a quelli finanziari, richiedano una gestione attenta, con vincoli alla loro condivisione per evitare rischi alla privacy e assicurare il principio di mutualità; si è discusso di un possibile approccio graduale all’applicazione del regolamento, con un sistema di phasing-in.

Ha anche sottolineato che l’open insurance offre opportunità significative, come la possibilità di creare prodotti personalizzati e migliorare l’inclusione finanziaria, ma ha messo in guardia contro i rischi legati all’asimmetria informativa e all’abuso di potere da parte di alcuni attori del mercato.

Infine, ha posto l’attenzione sul pericolo di una discriminazione algoritmica dovuta a una segmentazione eccessiva del mercato, basata sull’analisi dei dati.

Le sue raccomandazioni finali si concentrano su tre aree principali:

  • investire in sicurezza e formazione
  • promuovere una collaborazione efficace tra industria e regolatori
  • impegnarsi nella trasparenza e nell’educazione dei consumatori.
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