Con delibera n. 21396 del 10 giugno 2020 la Consob, tenuto conto dell’attuale fase di emergenza connessa alla pandemia da Covid-19, ha sospeso temporaneamente l’applicazione di alcune previsioni del Regolamento sulle operazioni con parti correlate (Opc) al fine di agevolare, per le operazioni di rafforzamento patrimoniale che prevedano il coinvolgimento di parti correlate, il ricorso alla facoltà di esenzione prevista dal Regolamento Opc in caso di urgenza.
L’opzione consente alle società di derogare ai requisiti procedurali per l’approvazione delle operazioni con parti correlate (tra cui i pareri del comitato di amministratori indipendenti), a condizione che sia fornita al pubblico un’adeguata informativa sull’operazione e sulle ragioni di urgenza e che sia consentito ai soci di esprimersi sull’operazione nel corso della prima assemblea utile.
La delibera sospende, quindi, fino al 30 giugno 2021 l’applicazione delle disposizioni del Regolamento Opc che richiedono preventivamente alle società di prevedere sia nello statuto che nelle procedure per il compimento delle Opc la possibilità di avvalersi dell’esenzione per operazioni urgenti. Con ciò si rende possibile il ricorso alle previsioni del Regolamento specificamente dettate per i casi di urgenza anche da parte delle società che non abbiano previsto questa opzione nelle proprie procedure e/o nel proprio statuto.
Posto che in caso di operazioni di competenza assembleare l’esenzione in esame è possibile soltanto nei casi di urgenza “collegata a situazioni di crisi aziendale”, la Consob ha adottato, inoltre, una Comunicazione (Comunicazione n. 6/2020 dell’11 giugno 2020) volta a precisare che, fino al 30 giugno 2021, la necessità di far fronte ai casi di emergenza connessi alla pandemia da Covid-19 configura un caso di urgenza collegato a crisi aziendali.