Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto ieri ad un’interrogazione sulle iniziative volte alla tutela dei risparmiatori danneggiati da situazioni di dissesto bancario, nonché a tutela dei livelli occupazionali, con particolare riferimento alle vicende di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Per quanto riguarda in particolare le forme di ristoro in favore dei risparmiatori, Padoan evidenzia come “la liquidazione delle banche venete è stata accompagnata da un rilevante supporto pubblico proprio per limitare i danni alla comunità della regione interessata dal dissesto. L’intervento del Governo ha evitato che da un giorno all’altro migliaia di lavoratori rimanessero senza occupazione, ha consentito ai correntisti di non subire alcun danno, ha fatto salvi i diritti dei risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni ordinarie”.
Inoltre, prosegue Padoan “abbiamo concordato con l’Autorità europee la possibilità di ristorare i risparmiatori che sono stati indotti ad acquistare obbligazioni subordinate attraverso pratiche improprie in quanto quei titoli presentano caratteristiche di rischio non adeguate ai profili dei risparmiatori stessi”.
Purtroppo, conclude Padoan, “non esiste possibilità di deroga per coloro che invece hanno acquistato azioni. Chi compra azioni di una società, sia pure di una banca, acquista un rischio elevato che contempla la possibilità di perdere completamente l’investimento. Compensare con un intervento a carico della collettività coloro che hanno assunto questo rischio vorrebbe dire far pagare anche al contribuenti che non sono in grado di effettuare alcun risparmio ne investimento le scelte di altri contribuenti che hanno disposto di redditi o patrimoni più consistenti. Anche i piccoli azionisti possono essere considerati vittime di comportamenti illeciti ma gli effetti delle loro scelte e dei comportamenti impropri degli amministratori non possono gravare sulle tasche di tutti gli altri contribuenti”.