Il Comitato congiunto delle tre autorità di vigilanza europee (EBA, EIOPA e ESMA – le ESAs) ha pubblicato oggi la seconda relazione annuale sull’entità delle informative volontarie sui principali effetti negativi (PAI) a livello di entità e di prodotto ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 sull’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR).
In particolare trattasi delle informative volontarie sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità e sulle modalità con cui il singolo prodotto finanziario prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità.
Tali informative volontarie sui PAI sono previste rispettivamente dall’art. 4, lett. a), e dall’art. 7, lett. a), del Regolamento SFDR.
La relazione delle ESAs valuta lo stato attuale dell’informativa volontaria sui PAI ed elabora una panoramica preliminare, indicativa e non esaustiva, delle buone pratiche e delle aree che necessitano di miglioramenti.
I risultati mostrano un miglioramento generale rispetto all’anno precedente, sebbene vi siano ancora variazioni significative nel grado di conformità ai requisiti e nella qualità dell’informativa sia tra i partecipanti ai mercati finanziari sia tra le varie giurisdizioni.
Rispetto all’anno precedente, le informazioni sembrano essere più facilmente reperibili sui siti web.
Tuttavia, quando i partecipanti ai mercati finanziari non considerano i PAI, dovrebbero spiegare meglio le ragioni di tale scelta.
Pur incoraggiati nel contesto SFDR, in genere gli operatori dei mercati finanziari non rivelano in che misura i loro investimenti sono in linea con l’Accordo di Parigi.
Il Rapporto 2023 include anche una serie di raccomandazioni che la Commissione europea dovrà prendere in considerazione in vista della prossima valutazione completa dell’SFDR.