A seguito della richiesta formulata dal Ministero delle Finanze slovacco, la BCE ha pubblicato il proprio parere sulla proposta di modifica della legge No. 39/2015 in materia di assicurazioni.
Sulla base della normativa tuttora vigente, le imprese di assicurazione stabilite nel territorio Europeo e le filiali di imprese assicurative di paesi terzi devono effettuare trasferimenti annuali parziali per un importo pari al 8% dei premi ricevuti per le assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli per la propria attivita’ sul territorio slovacco nel corso dell’anno precedente. I trasferimenti devono essere effettuati ad un conto separato presso il Ministero degli Interni della Repubblica Slovacca, mentre le imprese assicurative hanno l’obbligo di comunicare i trasferimenti parziali alla Banca Centrale, al Ministero degli Interni e al Ministero delle Finanze entro tre giorni lavorativi dalla data del trasferimento. I fondi raccolti sono poi assegnati dal Ministero degli Interni, in consultazione con il Ministero delle Finanze, per la copertura di alcune spese pubbliche predefinite.
Il progetto di legge proposto estende i trasferimenti dei premi obbligatori a tutti i prodotti assicurativi non-vita, prevedendo altresi’ che il trasferimento avvenga su base trimestrale. Secondo il progetto di legge, le risorse finanziarie supplementari saranno trasferite al Ministero della Salute, dell’Ambiente e delle Finanze, che utilizzerà i fondi per il rinnovamento e la modernizzazione della sanità e delle infrastrutture pubbliche.
Con la sua opinione, la BCE evidenzia alcune criticita’ della riforma, con particolare riguardo alle competenze delle Banca Centrale Slovena e al divieto di finanziamento monetario previsto dal Trattato Europeo. In particolare, il progetto di riforma estende in maniera considerevole il flusso di dati che devono essere comunicati alla banca centrale per i prodotti assicurativi non-vita e la frequenza delle segnalazioni. Tale estensione allarga considerevolmente le competenze originariamente assegnate alla Banca Centrale Slovacca, competenze queste che devono ora essere valutate alla luce del divieto di finanziamento monetario previsto dal Trattato sul Funzionamenento dell’Unione e alla luce delle competenze in materia di politica monetaria assegnate ai Sistema Europeo delle Banche Centrali.
Sul punto la BCE nota come tali nuove compiti demandati alla Banca Centrale siano di natura squisitamente governativa. L’assegnazione di tali competenze dunque risulta essere critica. Inoltre e’ necessario assicurare che la Banca Centrale Slovacca abbia fondi sufficienti per l’espletamento di tale compito, altrimenti cio’ potrebbe interferire con le funzioni di politica monetaria ad essa assegnate.