Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 19 ottobre 2022, il Parere della Banca centrale europea del 5 settembre 2022 su una proposta di regolamento riguardante norme armonizzate sull’accesso ai dati equo e sul loro utilizzo.
In particolare, evidenzia la Banca Centrale europea, in data 23 febbraio 2022, la Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento riguardante norme armonizzate sull’accesso ai dati equo e sul loro utilizzo.
La proposta di regolamento è un importante elemento per rendere operativa la strategia europea in materia di dati.
La creazione di un quadro giuridico solido faciliterà lo sviluppo dell’economia europea dei dati.
La BCE accoglie con favore la proposta di regolamento e l’introduzione di un quadro di riferimento per l’accesso ai dati provenienti da fonti del settore privato e per il relativo utilizzo, che comprenda requisiti in materia di condivisione dei dati, trasparenza e tutela della riservatezza.
La BCE accoglie con favore il fatto che la Commissione intenda effettuare una valutazione della proposta di regolamento due anni dopo la sua data di applicazione.
La proposta di regolamento mira a disciplinare e a facilitare l’accesso ai dati e il loro utilizzo ottenuti o generati dall’uso di prodotti o servizi correlati.
Il termine «prodotto» è definito come bene materiale e mobile, anche quando incorporato in un bene immobile, che ottiene, genera o raccoglie dati relativi al suo utilizzo o al suo ambiente e che è in grado di comunicare dati tramite un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico e la cui funzione primaria non è la conservazione e il trattamento dei dati.
Sebbene questa definizione ampia sembri in linea con l’obiettivo della proposta di regolamento di aumentare il valore dei dati per i consumatori, le imprese e la società, alcuni tipi di dati, come i dati prodotti dal settore pubblico, potrebbero rientrare nel suo ambito di applicazione.
È opportuno chiarire l’ambito di applicazione della proposta di regolamento in modo da escludere alcuni tipi di dati, come i dati prodotti dal settore pubblico.
Nel contesto dei servizi finanziari, la BCE raccomanda di chiarire quali prodotti potrebbero rientrare nella definizione contenuta nella proposta di regolamento.
I servizi finanziari o i prodotti correlati, come i conti di pagamento, le carte e le app di pagamento sullo smartphone di un utente, potrebbero potenzialmente rientrare nelle definizioni di «prodotto» e di «servizio correlato» contenute nella proposta di regolamento.
Inoltre, la relazione che accompagna la proposta di regolamento fa riferimento alla PSD2 come esempio di normativa settoriale specifica in materia di accesso ai dati.
La PSD2 riguarda l’accesso a conti di pagamento accessibili elettronicamente.
Non è chiaro se tali conti di pagamento siano considerati come prodotti ai sensi della definizione di cui alla proposta di regolamento.
La BCE desidera evidenziare la complessità e la diversità delle situazioni reali nel settore dei servizi e degli strumenti di pagamento e la proposta di regolamento non dovrebbe creare vincoli e complicazioni imprevedibili in questo settore.
È opportuno che soltanto i prodotti in possesso dell’utente rientrino nell’ambito di applicazione della proposta di regolamento.