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Passività in bilancio e dichiarazioni di impegno alla sostenibilità

1 Febbraio 2024
Di cosa si parla in questo articolo

L’OIC ha pubblicato un riepilogo(c.d. summary) della riunione del Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2024, durante la quale ha preso in esame una pronuncia dell’IFRS Interpretation Committee in ordine ai principi contabili da applicare, ai sensi dello IAS37, alle dichiarazioni di impegno di una società in materia di sostenibilità ambientale, ovvero, in particolare, se queste ultime debbano essere iscritte in bilancio fra le passività.

Come noto, l’IFRS Interpretation Committee è l’organismo dell’International Accounting Standards Board (IASB) incaricato di interpretare i principi contabili internazionali.

Nelle scorse settimane, in particolare, aveva avviato una consultazione circa una richiesta chiarimento di una società, che chiedeva di sapere se l’impegno, dichiarato pubblicamente, a modificare il proprio processo produttivo al fine di ridurre le emissioni di gas serra, comportasse l’iscrizione di una passività in bilancio ai sensi dello IAS 37.

In aggiunta alla riduzione progressiva di gas serra, la società aveva altresì preso l’impegno ad acquistare carbon credit, per compensare le emissioni residue, a partire, tuttavia da una certa data futura.

Nella sua risposta l’IFRS Interpretation Committee ha preliminarmente osservato che l’unico tema che potenzialmente rileva in merito all’iscrizione di una passività è quello relativo agli impegni ad acquistare carbon credit, in quanto gli altri impegni sono relativi ad investimenti che sono necessari per operare in futuro e che si presume siano profittevoli.

Secondo l’Interpretation Committee, per iscrivere una passività in bilancio deve esistere un’obbligazione derivante da un evento passato.

L’iscrizione di una passività per acquisto di carbon credits, tuttavia, è conseguenza dell’inquinamento prodotto dalla società, che, secondo la fattispecie rappresentata, avverrà solo in futuro: pertanto nessuna passività dovrà essere iscritta in bilancio al momento dell’assunzione dell’impegno.

Il Consiglio dell’OIC ha quindi condiviso tale interpretazione, rilevando che l’informazione finanziaria riflette eventi e processi già maturati o in corso, mentre, le relazioni di sostenibilità, impegni e circostanze futuri.

Inoltre, la prima è informata a proiezioni temporali generalmente inferiori a quelle prevalenti nell’informazione sulla sostenibilità.

Nel corso della stessa riunione il C.d.A. OIC ha poi approvato la risposta alla consultazione avviata dall’EFRAG, sulle tre bozze di guide relative alla rendicontazione sulla sostenibilità (rispettivamente, sulla materialità, sui c.d. value chain e sui c.d. datapoints).

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