Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2023 del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12 gennaio 2023, di approvazione delle specifiche tecniche del Registro informatico, si chiude il lungo processo di avvio del nuovo regime del pegno mobiliare non possessorio a garanzia di crediti inerenti l’esercizio dell’impresa.
Attraverso l’istituto del pegno mobiliare non possessorio viene ampliata la possibilità di accesso al credito da parte degli imprenditori, i quali potranno prestare a garanzia beni mobili (materiali o immateriali), senza necessità di spossessamento, con possibilità quindi di continuare ad utilizzarli per l’attività di impresa.
Il modello di processo, anche per quanto riguarda le domande di iscrizione e le altre formalità, è ispirato alla semplicità ed è totalmente telematico. Questo poterà ad un ampio coinvolgimento degli istituti di credito nella gestione del pegno mobiliare non possessorio.
Sullo sfondo alcuni profili interpretativi rimangono comunque incerti e richiedono un approfondimento.
Tematiche oggetto di attenzione e discussione
- Introduzione generale sul pegno non possessorio
- La struttura del Registro ed il ruolo del Conservatore
- Il titolo costitutivo del pegno
- La nota di iscrizione
- Alcune menzioni specifiche per la nota (credito garantito; luogo di ubicazione dei beni; destinazione economica dei beni)
- La descrizione dell’oggetto del pegno
- Il pegno su beni futuri e su beni determinabili
- La rotatività del pegno non possessorio
- Il problema dei beni immateriali
- Il pegno su marchi e brevetti
- Il pegno su partecipazioni in Srl e azioni
- I crediti garanti dal pegno
- L’opponibilità ai terzi
- Le forme di autotutela esecutiva
- Il concorso con altre garanzie reali mobiliari sugli stessi beni