Con Risposta n. 475 del 16 ottobre 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sui requisiti per definire “innovative” le PMI ai fini della concessione delle misure di incentivo previste dall’art. 4 del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3, come specificate dall’art. 4 del decreto attuativo interministeriale 7 maggio 2019 concernente “modalità di attuazione degli incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative e in PMI innovative”.
Per i motivi meglio espressi nella Risposta in allegato, l’Agenzia, facendo propria la soluzione interpretativa dalla stessa richiesta al MISE, ha affermato come:
i requisiti di ammissibilità all’agevolazione sono definiti sulla base della normativa europea sugli aiuti di Stato e la decisione di autorizzazione dell’aiuto e non si esauriscono con il fatto di essere PMI innovativa in possesso dei requisiti di cui all’art. 4, comma 1 del Decreto-Legge 24 gennaio 2015, n. 3 e iscritta nell’apposita sezione del registro delle imprese; affinché una PMI innovativa sia ammissibile, occorre anche che siano soddisfatte le condizioni previste dalla norma ai fini della ammissibilità all’agevolazione;
il limite dei 15 milioni di euro per le agevolazioni previsto dall’art. 4 comma 7 del Decreto attuativo va calcolato in relazione ai conferimenti agevolabili ai sensi dello stesso decreto e compatibilmente con quanto previsto dalla normativa europea.