La Commissione Europea ha preso atto, a un anno dal proprio insediamento nel novembre 2014, che la più efficace ed efficiente modalità per raggiungere una solida ripresa economica e un incremento nei livelli occupazionali nell’Unione Europea consiste nel potenziamento del Mercato Unico.
Negli ultimi 50 anni il Mercato Unico ha contribuito alla crescita e all’internazionalizzazione delle imprese, nonché a una maggiore integrazione fra i cittadini degli Stati Membri: l’economia europea ha beneficiato di significative economie di scala legate al ravvicinamento delle legislazioni e all’abbattimento (o limitazione) delle barriere esistenti fra i mercati nazionali dei paesi UE.
Nonostante le numerose iniziative e proposte presentate dalla Commissione Europea nell’anno passato (fra cui: Investment Plan for Europe, European Energy Union, Digital Single Market Strategy, Capital Markets Union, Trade for All, TTIP, Labour Mobility Package, Circular Economy Package) – al momento in fase di attuazione – l’Istituzione ha riconosciuto la necessità di agire con celerità al fine di realizzare un effettivo Mercato Unico dei Servizi. La realizzazione di tale obiettivo porterebbe a un beneficio stimato in una crescita di circa 1.8 punti percentuali di PIL, a livello europeo.
In particolare la Commissione vorrebbe:
- ridurre le attuali barriere alla circolazione dei beni e dei servizi;
- combattere l’inadeguato enforcement delle regole attualmente in vigore;
- promuovere il public procurement transnazionale (attualmente non molto sviluppato);
- promuovere piani nazionali di riforme strutturali,
al fine di creare nuovi posti di lavoro e abbattere i prezzi di beni e sevizi, al momento troppo elevati.
Le proposte che la Commissione porterà avanti nei prossimi mesi saranno volte, fra l’altro, a: (i) consentire un bilanciato sviluppo delle economie di cooperazione; (ii) incentivare la crescita delle PMI e delle start-up; (iii) realizzare un mercato sei servizi libero da qualsivoglia barriera od ostacolo; (iv) ridurre le restrizioni riguardanti il mercato retail attualmente in essere; (v) prevenire e combattere la discriminazione fondata sull’origine nazionale; (vi) garantire la modernizzazione del Mercato Unico, nonché la trasparenza, efficienza e accountability del mercato del public procurement; (vii) consolidare la normativa UE in materia IP; (viii) rafforzare la Direttiva Servizi; e (ix) rafforzare il Mercato Unico dei beni.
Le iniziative descritte nella Comunicazione “Potenziamento del Mercato Unico: maggiori opportunità per i cittadini e per le imprese” saranno lanciate a partire dall’inizio del 2016 e si svilupperanno nel biennio 2016-2017.
A fine 2017 la Commissione Europea valuterà lo stato dell’arte al fine di determinare la necessità di ulteriori azioni volte a raggiungere un più coeso ed efficiente Mercato Unico, sulla scorta di una strutturata analisi economica.