La Ragioneria Generale dello Stato, con circolare n. 24 del 14 maggio 2024, ha fornito alle PA interessate istruzioni per la formulazione delle proposte relative alle previsioni di bilancio a legislazione vigente per l’anno 2025 e per il triennio 2025-2027.
Definisce inoltre il calendario degli adempimenti da porre in essere relativamente ai documenti contabili, finanziari ed economici.
Il DEF 2024, ricorda la RGS, in considerazione delle nuove regole di governance economica europea in via di definizione, aggiorna il quadro tendenziale a legislazione vigente, recando una stima degli oneri connessi alle politiche invariate per il prossimo triennio.
Le nuove regole segnano il passaggio da indicatori di equilibrio di bilancio incentrati prevalentemente sul “saldo” ad un aggregato di spesa netta primaria definito in termini di tasso di variazione nominale, incluso all’interno di un Piano strutturale di bilancio di medio termine di durata di 4 o 5 anni.
In questo scenario, la formulazione delle previsioni per il prossimo triennio 2025-2027 e per le annualità successive – almeno sino al 2031 – rappresenta la base per la definizione dell’aggregato di spesa netta nei termini sopra descritti.
È pertanto necessario un approccio improntato alla sostenibilità economica in un’ottica di medio-lungo periodo, prestando attenzione anche agli anni successivi al triennio di previsione.
In considerazione della necessità di confermare il percorso di riduzione del debito pubblico, la Ragioneria Generale dello Stato rinnova l’indicazione di limitare le eventuali richieste incrementali a quanto strettamente necessario, dando priorità all’utilizzo – anche tramite apposita rimodulazione e riallocazione – delle risorse già previste a legislazione vigente.
Tali richieste dovranno necessariamente essere accompagnate da dettagliate motivazioni che, relativamente alle riduzioni proposte, evidenzino le procedure di razionalizzazione della spesa adottate al fine di conseguire i risparmi indicati (considerata la necessità di dare attuazione alla Riforma 1.13 del PNRR).
La messa a regime del nuovo sistema informativo gestionale di contabilità pubblica (InIt) faciliterà l’avvio del processo volto al superamento della sperimentazione relativa alle azioni quali unità elementari di bilancio: è improcrastinabile che le PA pongano la massima attenzione nel formulare eventuali proposte di modifica dell’articolazione per azioni al fine di una migliore specificazione delle missioni e dei programmi del bilancio dello Stato in base alla finalità della spesa con le modalità descritte nella Nota tecnica n. 1, allegata alla circolare.
Tale processo deve necessariamente essere accompagnato dall’attività di revisione delle autorizzazioni sottese alle unità elementari di bilancio, considerato che le stesse assumeranno un ruolo ancora più centrale nelle fasi di formazione, gestione e rendicontazione.
È opportuno, per la RGS, sotto quest’ultimo aspetto che, in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione, l’intero complesso delle autorizzazioni di spesa sia verificato, in particolar modo ma non solo, per quelle aventi natura di fabbisogno.