Con Comunicazione del 3 luglio 2019, COM(2019) 351, la Commissione europea ha stabilito di non proporre l’apertura della procedura di infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia, ritenendo i conti pubblici italiani del 2019 in linea con le attese del Patto di Stabilità.
In particolare, la decisione segue la correzione di bilancio apportata dall’Italia l’1 luglio 2019 con la possibilità di attivare entro il 15 settembre 2019 una clausola di congelamento delle spese nel caso in cui gli obiettivi non vengano raggiunti.
Per il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, “L’impegno del Governo a rilanciare crescita e occupazione nel segno della coesione sociale e della stabilità finanziaria, in linea cioè con le regole Ue del Patto di Stabilità e Crescita, è stato premiato due volte: dall’accordo con la Commissione europea e, ancora più importante, dalla reazione estremamente positiva dei mercati. La Borsa è salita dell’1,6%, il rendimento dei titoli decennali del Tesoro è sceso ai minimi dal dicembre 2017, lo spread in netta discesa”.