Banca d’Italia, nell’ambito del proprio potere d’intervento sugli strumenti finanziari (product intervention power) ha pubblicato una sintesi dei risultati delle analisi e delle valutazioni, aggiornati al 31 dicembre 2023, sui rischi per la stabilità finanziaria che possono derivare dagli strumenti finanziari in circolazione in Italia.
L’art. 7-bis del TUF, recependo quanto previsto dal Regolamento UE/2014/600 (MiFIR), attribuisce alla Banca d’Italia il potere di vietare o limitare la commercializzazione, la distribuzione o la vendita di strumenti finanziari (c.d. product intervention power), per preservare la stabilità del sistema finanziario nazionale.
Al fine dell’eventuale esercizio del potere di intervento, Banca d’Italia svolge infatti regolarmente analisi e valutazioni sui rischi per la stabilità finanziaria che possono derivare dagli strumenti finanziari in circolazione in Italia sulla base di uno specifico quadro giuridico, analitico e metodologico, che viene periodicamente aggiornato e affinato: il comunicato pubblicato fornisce pertanto alcune informazioni di sintesi sulle analisi e sulle valutazioni più recenti, elaborate sulla base dei dati al 31 dicembre 2023.
In particolare, Banca d’Italia comunica che i titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione e i certificates continuano a essere maggiormente attenzionati dalla stessa, al fine dell’eventuale esercizio del potere di intervento, per la loro complessità, la crescita dei volumi e le ampie variazioni dei prezzi cui alcuni di questi titoli possono essere soggetti.
In sintesi, rinviando al dettaglio del documento pubblicato, l’analisi di Banca d’Italia si è quindi concentrata:
- sui titoli complessi, fra cui:
- cartolarizzazioni
- certificates
- sui derivati complessi