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Proporzionalità e valutazione prudenziale: peer review EBA

17 Gennaio 2025
Di cosa si parla in questo articolo
EBA

L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato oggi una Peer Review sull’applicazione della proporzionalità nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, con indicazioni sulle migliori pratiche adottate dalle diverse autorità di vigilanza.

La Peer Review ha rilevato che la proporzionalità e la valutazione della liquidità sono ampiamente applicate dalle autorità competenti sottoposte a revisione, anche se con alcuni adattamenti al contesto locale e al profilo di rischio degli istituti sotto il loro mandato di vigilanza.

Tuttavia, EBA ha definito una serie di misure di follow-up per risolvere le carenze individuate: in particolare, incoraggia tutte le autorità competenti a garantire l’utilizzo dei meccanismi di proporzionalità previsti dagli orientamenti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale.

La Peer Review è stata condotta su sei autorità competenti selezionate in modo da essere ampiamente rappresentative della gamma di autorità di vigilanza prudenziale dell’UE.

Nonostante i risultati complessivamente positivi della peer review sull’applicazione della proporzionalità nello SREP e nella valutazione del rischio di liquidità nell’ambito dello SREP, le carenze individuate hanno riguardato:

  • la coerenza dell’attuazione degli orientamenti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale
  • le fonti utilizzate per la categorizzazione
  • l’attuazione del modello di impegno minimo di vigilanza.

Pur non comportando rischi rilevanti non affrontati, queste carenze compromettono l’obiettivo degli orientamenti di avere un approccio più coerente in tutta l’UE.

Per ovviare a queste carenze, EBA ha individuato una serie di misure di follow-up rivolte a tutte le autorità competenti dello Spazio economico europeo (SEE), tra cui:

  • l’integrazione della classificazione degli istituti “grandi” e “piccoli e non complessi” ai sensi del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) nella categorizzazione degli istituti ai fini del processo di revisione e valutazione prudenziale
  • l’allineamento al modello di impegno minimo di vigilanza e nell’area delle prove di stress sulla liquidità.

Inoltre, la relazione illustra una serie di migliori pratiche osservate, come l’uso di strumenti di benchmarking,ispezioni pilota” in cui diversi istituti utilizzano lo stesso fornitore di servizi e controlli a campione sulla qualità, l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni fornite dagli istituti nei questionari di autovalutazione.

EBA incoraggia fortemente l’uso delle disposizioni incluse nelle linee guida nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, per l’applicazione della proporzionalità: l’esercizio di Peer Review ha rilevato che alcune di queste disposizioni non sono state utilizzate nella pratica o non sono state pienamente applicate.

Ad esempio, le disposizioni che consentono alle autorità di vigilanza di:

  • adattare l’attenzione e la granularità delle valutazioni di vigilanza prudenziale in base al profilo di rischio dell’istituto, indipendentemente dalla sua categorizzazione
  • utilizzare metodologie personalizzate per istituti con profili di rischio simili
  • condurre valutazioni tematiche su più istituti, come un’unica valutazione (“clustering”).
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