Banca d’Italia, nell’ambito della Collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”, ha pubblicato lo studio n. 54, che analizza le prospettive evolutive del perimetro di applicazione della disciplina UE sui servizi di pagamento (ovvero il PSD3 e il PSR), nel contesto dell‘attuale processo di revisione della Direttiva 2015/2366 (PSD2).
Il lavoro si basa, in particolare, sull’analisi delle proposte di una nuova Direttiva (PSD3) e di un Regolamento (PSR) sui servizi di pagamento, pubblicate dalla Commissione europea il 28 giugno 2023.
L’analisi muove dalle considerazioni preliminari che:
- è in corso un progressivo incremento dei pagamenti online e a un sempre maggiore utilizzo delle carte e di altri strumenti di pagamento digitali
- si assiste ad una crescente presenza di nuovi operatori nel mercato, con particolare riguardo ai fornitori di portafogli digitali (digital wallet provider) che consentono tra l’altro la tokenizzazione delle carte di pagamento per l’utilizzo su dispositivi mobili nei pagamenti online e contactless
- la crescente diffusione dei wallet digitali è indice del crescente ruolo delle grandi imprese tecnologiche, oltre che nella fornitura di tecnologie a supporto, anche nell’offerta diretta di soluzioni di pagamento agli utilizzatori finali, con potenziali effetti dirompenti sul settore dei pagamenti
- l’importanza delle infrastrutture e dei servizi tecnici, quali la fornitura di servizi per il trattamento e la conservazione dei dati, a supporto dei pagamenti digitali, determina un rapporto di integrazione che, ad esempio nel caso dei wallet, può rendere particolarmente complesso tracciare una netta linea di confine tra servizi di pagamento e servizi tecnici
- il contante rimane largamente impiegato nelle transazioni presso i punti vendita: anche a fronte della progressiva riduzione delle reti territoriali degli istituti bancari e degli sportelli automatici, va posta particolare attenzione allo sviluppo di canali alternativi per l’accesso al contante, come ad esempio l’offerta di servizi di fornitura di contante nei negozi fisici da parte degli esercenti commerciali (c.d. cash-in-shop)
- quale ulteriore sviluppo ricollegabile alla digitalizzazione si assiste alla crescita dei mercati delle cripto-attività e dalla loro diffusione presso il pubblico al dettaglio: ciò apre alla possibilità che le stesse siano utilizzate anche con finalità di scambio, con le relative difficoltà applicative che sorgono ove si tenti di inquadrare le transazioni in cripto-attività entro i tradizionali concetti di “pagamento” e di “investimento” soprattutto, come si vedrà, laddove si tratti di assicurare il coordinamento della revisione della PSD2 con il quadro regolamentare per le cripto-attività stabilito dal MiCAR.
A fronte di tali evoluzioni si è resa necessaria una revisione complessiva della PSD2, per valutare se sia ancora adatta allo scopo rispetto agli sviluppi del mercato.
Il riesame della PSD2 effettuato nel corso del 2022 ha portato alla decisione della Commissione di proporre modifiche alla direttiva, per migliorare il funzionamento del mercato dei pagamenti, confluite nella proposta pubblicata il 28 giugno 2023 che comprende due atti legislativi che sostituiranno la precedente direttiva del 2015:
- una direttiva (PSD3) recante le disposizioni per l’accesso alla prestazione di servizi di pagamento e di moneta elettronica all’interno dell’UE da parte degli istituti di pagamento, nonché i poteri e gli strumenti per la vigilanza su questi soggetti
- un regolamento (Payment Services Regulation – PSR) con le disposizioni in materia di prestazione dei servizi di pagamento, tra cui la trasparenza delle condizioni e i requisiti informativi, i diritti e gli obblighi in relazione alla prestazione di detti servizi, nonché le norme volte a presidiare i rischi operativi e di sicurezza.
La scelta di effettuare il decoupling introducendo a fianco di una nuova direttiva anche un regolamento, in quanto tale direttamente applicabile, è stata motivata dalle difformità tra Stati membri nella trasposizione e nell’enforcement della PSD2.
Le modifiche proposte nel pacchetto PSD3/PSR rispondono alle seguenti finalità:
- rafforzare le misure di contrasto alle frodi nei pagamenti
- consentire ai prestatori di servizi di pagamento (PSP) non bancari l’accesso ai sistemi di pagamento nell’UE, nell’ambito di appropriate salvaguardie
- migliorare il funzionamento dell’open banking
- facilitare l’applicazione delle norme chiarendone, ove necessario, gli aspetti di rilievo e rafforzare i poteri di enforcement delle autorità nazionali competenti
- rafforzare ulteriormente le informazioni per gli utenti dei servizi di pagamento e i loro diritti
- migliorare la disponibilità del contante
- fondere le discipline della moneta elettronica e dei servizi di pagamento.
Lo Studio di Banca d’Italia, in sintesi, analizza l’ambito di applicazione delle proposte PSD3/PSR rispetto alla PSD2, e la sua possibile estensione a nuove categorie di soggetti e servizi.
Il terzo paragrafo analizza poi il coordinamento della revisione della PSD2 con il MiCAR, distinguendo tra le diverse categorie di cripto-attività con riferimento alla loro idoneità o meno ad assolvere a una funzione di pagamento.