Con comunicato odierno il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito i dati relativi alla ricognizione straordinaria delle partecipazioni societarie possedute dalle amministrazioni pubbliche, prevista dal nuovo Testo Unico delle partecipate introdotto con la riforma Madia (D.lgs. 175/2016).
Stando ai dati rilevati, delle 8.771 amministrazioni pubbliche che hanno trasmesso provvedimenti motivati di ricognizione, l’89 per cento ha dichiarato di detenere partecipazioni, mentre il restante 11 per cento ha dichiarato di non detenerne.
Le partecipazioni societarie dichiarate nell’ambito della ricognizione straordinaria ammontano a 32.504 e sono riconducibili a 5.791 società.
Dalla verifica risulta che le società a partecipazione diretta delle amministrazioni sono 4.701. L’analisi di tale campione denota già alcuni significativi risultati del processo di riforma: circa una su tre di queste sarà interessata da interventi di dismissione. Nello specifico, si evidenzia che:
– di 2.558 società in cui gli enti possiedono, singolarmente o nel loro complesso, la maggioranza del capitale, 747 sono le società interessate da procedure di dismissione e 118 le società oggetto di procedure di fusione;
– di 2.143 società in cui gli enti, nel loro complesso, non detengono la maggioranza del capitale, 785 sono le società da cui gli enti intendono uscire dalla compagine azionaria.