Il Comitato per la Corporate Governance ha approvato il sesto Rapporto annuale sull’applicazione del Codice di Autodisciplina in materia di governo societario, cui aderisce circa il 90% delle società quotate italiane.
Come si legge nel comunicato stampa del Comitato, di seguito espressamente riportato, il Rapporto evidenzia che la quantità e la qualità delle informazioni fornite dalle società sui propri assetti di governance sono mediamente elevate e in costante aumento.
Il Comitato, nel riconoscere i pur significativi risultati fin qui raggiunti, ritiene al contempo necessario promuovere ulteriori miglioramenti per assicurare un continuo adeguamento della governance delle società quotate italiane all’evoluzione delle aspettative degli investitori e, più in generale, del contesto sociale in cui esse operano.
In tale prospettiva, il Comitato sollecita, laddove necessario, le società aderenti al Codice a un’applicazione più sostanziale di alcune raccomandazioni quale presupposto fondamentale per un’efficace attuazione del Codice e una gestione sostenibile dell’impresa nel lungo termine.
Alla luce dei risultati del monitoraggio ed in linea con quanto avvenuto negli anni scorsi, il Comitato invierà una lettera ai Presidenti degli organi di amministrazione e di controllo di tutte le società quotate per evidenziare le principali aree di miglioramento emerse, segnalando l’opportunità che queste ultime vengano portate all’attenzione del consiglio di amministrazione e dei comitati competenti e, per quanto di competenza, degli organi di controllo. In particolare, il Comitato raccomanda:
– ai consigli di amministrazione di esprimere una esplicita valutazione sull’adeguatezza dell’informativa pre-consiliare ricevuta nel corso dell’esercizio, invitando i rispettivi presidenti a promuovere tale attività valutativa e ad assicurare che le esigenze di riservatezza siano tutelate senza compromettere l’adeguatezza e la tempestività dei flussi informativi;
– ai consigli di amministrazione di applicare con maggiore rigore i criteri di indipendenza previsti dal Codice e gli organi di controllo a vigilare sulla loro corretta applicazione, precisando che la disapplicazione dovrebbe rappresentare un’eccezione e, soprattutto, essere oggetto di adeguata spiegazione nella relazione sul governo societario;
– ai consigli di amministrazione di assicurare una maggiore trasparenza circa le modalità di svolgimento della board review, auspicando – soprattutto per le società di maggiori dimensioni – che una componente consiliare sovraintenda il processo di board review e che siano adottate modalità che valorizzino il contributo individuale di ciascun consigliere;
– ai consigli di amministrazione e ai comitati competenti in materia di remunerazioni di valutare l’adeguatezza delle politiche retributive con il perseguimento dell’obiettivo della sostenibilità delle attività dell’impresa nel medio-lungo termine, auspicando che le società – soprattutto di maggiori dimensioni – rafforzino il collegamento della remunerazione variabile a parametri legati ad obiettivi di lungo termine e limitino a singoli casi eccezionali, previa adeguata spiegazione, l’erogazione di somme non legate a parametri predeterminati (c.d. bonus “ad hoc”).
Nella lettera il Comitato invita inoltre le società quotate a riferire nella prossima relazione sul governo societario sulle valutazioni effettuate in merito agli aspetti sopra indicati e sulle iniziative eventualmente intraprese.