Banca d’Italia ha pubblicato le statistiche aggregate su alcune delle variabili acquisite dalle risposte al questionario antiriciclaggio (AML) compilato dagli intermediari nel 2024, e relative all’anno 2023.
Si ricorda che a partire dal 2023, Banca d’Italia valuta l’esposizione ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo degli intermediari vigilati avvalendosi di nuove metodologie di analisi che utilizzano un ampio insieme di dati, in larga parte forniti dagli stessi intermediari, attraverso la compilazione di un questionario (anche noto come questionario AML): tali dati, oltre che essenziali per le analisi della vigilanza, possono agevolare gli stessi intermediari nella valutazione dei rischi a cui essi sono esposti.
Ai fini della presentazione dei dati e con l’obiettivo di facilitarne l’interpretazione, gli intermediari rispondenti sono suddivisi in otto categorie:
- banche con attività tradizionale (Banche tradizionali)
- banche specializzate nel corporate & investment banking o nel private banking (Banche corporate e private)
- intermediari finanziari iscritti all’albo ex art. 106 TUB e operatori di microcredito (Finanziarie)
- società fiduciarie iscritte nella sezione separata dell’albo ex art. 106 TUB (Fiduciarie)
- istituti di pagamento specializzati nel servizio di rimessa di denaro (IP-rimesse)
- altri istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (Altri IP e IMEL)
- SGR, SICAF e società di gestione (SGR)
- SIM e imprese di investimento (SIM).