La Banca d’Italia sottopone a consultazione una revisione della disciplina secondaria della raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche, emanata in attuazione dell’art. 11 TUB e della deliberazione del CICR del 19 luglio 2005, attualmente contenuta nelle “Istruzioni” della Banca d’Italia di cui alla Circolare n. 229 del 21 aprile 1999, Titolo IX, Capitolo 2 (agg.to di marzo 2007).
Obiettivo principale della presente revisione normativa è quello di rafforzare i presidi normativi, patrimoniali e di trasparenza a tutela dei risparmiatori che prestano fondi a soggetti diversi dalle banche, specie con riferimento a forme di raccolta che coinvolgono un pubblico numeroso e prevalentemente composto da consumatori. In particolare, in considerazione delle problematiche emerse in occasione di alcuni episodi di crisi d’impresa, sono sviluppati interventi sulla raccolta presso i soci effettuata dalle società cooperative con basi sociali ampie.
La revisione si propone, inoltre, di allineare le disposizioni ai recenti interventi legislativi che, allo scopo di facilitare il finanziamento diretto delle PMI attraverso canali alternativi al credito bancario, hanno introdotto incentivi regolamentari e fiscali all’emissione di (e all’investimento in) obbligazioni e altri strumenti finanziari di debito delle imprese non quotate (c.d. minibond). Inoltre, in connessione con la tendenza verso una maggiore articolazione del sistema finanziario, ci si propone di chiarire il quadro normativo del c.d. social lending, in modo da facilitare la consapevolezza degli operatori del comparto circa i vincoli derivanti dalle esistenti riserve di attività e prevenire, in linea con gli orientamenti internazionali, lo sviluppo dello shadow banking system.