Consob ha pubblicato un Rapporto che esamina i trend dei mercati finanziari del primo semestre 2022.
Il rapporto si suddivide in cinque sezioni:
- la prima sezione analizza il contesto macroeconomico, esaminando le conseguenze dell’invasione russa in Ucraina e le novità introdotte dalle politiche europee per sostenere la crescita e accelerare la transizione verde e digitale;
- la seconda sezione analizza l’andamento dei mercati azionari;
- la terza sezione analizza l’andamento dei mercati obbligazionari;
- le sezioni quarta e quinta analizzano le performance economico-finanziarie delle società non finanziarie e delle banche.
Relativamente al quadro macroeconomico, evidenzia il Rapporto Consob, le prospettive di crescita sono state riviste al ribasso a fronte di molteplici fattori:
- l’invasione russa dell’Ucraina;
- il riacutizzarsi della pandemia da Covid-19;
- la crescita dell’inflazione, alimentata, dall’innalzamento dei costi di petrolio, gas ed energia.
I tassi di interesse, che sono stati mantenuti a livelli contenuti negli ultimi anni, presentano una rapida crescita nell’ultimo periodo.
In parallelo, a sostegno della crescita e della transizione verde e digitale, prosegue l’attuazione dei programmi lanciati dalla Commissione europea con il Next Generation Eu, Fondo per la Ripresa.
Per quanto riguarda i mercati finanziari delle economie più esposte al peggioramento del quadro macroeconomico, sottolinea Consob, hanno registrato tensioni significative.
Per quanto riguarda il mercato italiano, nel primo semestre 2022 il FtseMib ha segnato una diminuzione del 22 percento, superiore a quella riscontrata per le altre economie dell’Eurozona rilevanti; la contrazione dei corsi è stata disomogenea tra settori, risultando più intensa nei comparti tecnologico (-30%), bancario (-23%) e manifatturiero (-18%).
L’area relativa ai titoli pubblici nell’area euro ha registrato tensioni crescenti, con rialzi nei rendimenti di oltre il 2 percento in Italia, e con un netto incremento della volatilità.
Analogo andamento, sottolinea il Rapporto Consob, è stato riscontrato nel mercato secondario dei titoli corporate, dove i rendimenti delle obbligazioni emesse sia dalle banche sia dalle imprese non finanziarie hanno avuto una crescita continua dall’inizio dell’anno.
In prospettiva, evidenzia Consob, il ciclo economico globale subirà un deterioramento disomogeneo tra aree e settori produttivi, anche in ragione delle conseguenze dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse.
Le società non finanziarie e le banche, che nel 2021 hanno mostrato condizioni reddituali e patrimoniali in netto miglioramento, potrebbero vedere accentuate le proprie vulnerabilità, in ragione delle conseguenze negative del mutato contesto di riferimento sul costo del debito e sulla qualità del credito.
Con specifico riferimento all’Italia, ulteriori criticità potrebbero emergere in relazione alle esposizioni delle banche verso i paesi coinvolti nella guerra in Ucraina, al calo del commercio estero e alla difficoltà di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia in tempi brevi.
Il ridimensionamento delle aspettative di ripresa economica e l’incertezza connessa agli sviluppi geopolitici in corso potranno innescare ulteriori tensioni nei mercati azionari e obbligazionari nei prossimi mesi dell’anno.