Banca d’Italia ha pubblicato oggi i risultati della rilevazione sul “rating di legalità” condotta nel corso del 2024 presso il sistema bancario, che esamina gli effetti del possesso del rating di legalità sulle condizioni praticate alle imprese, in sede di concessione o di rinegoziazione di un finanziamento.
Banca d’Italia pubblica i risultati della rilevazione sul “rating di legalità” ai sensi della L. 27/2012 e del successivo regolamento ministeriale.
In sintesi, nel corso del 2023 le imprese titolari di rating di legalità, finanziate presso il sistema bancario, sono state il 26,4 % in più rispetto all’anno precedente e il 59,8 % delle imprese finanziate hanno ricavato benefici dal possesso del rating, con percentuale stabile rispetto al biennio 2021-2022.
I benefici riconosciuti alle imprese si sono concretizzati:
- nell’applicazione di migliori condizioni economiche, nella concessione o rinegoziazione del finanziamento
- nella riduzione dei tempi di istruttoria.
Le imprese che non hanno conseguito benefici sono state pari al restante 30,2 %, riconducibili sostanzialmente alle seguenti ragioni:
- le imprese, pur in possesso del rating, in sede di istruttoria non hanno presentato una specifica istanza per l’ottenimento del beneficio, oppure l’istanza risultava incompleta
- nel 43,8 % delle istanze di finanziamento approvate, il rating non ha apportato informazioni aggiuntive ai fini dell’accertamento del merito creditizio
- nella maggioranza dei casi le relative istanze di finanziamento o di revisione delle condizioni non sono state accolte per insufficiente merito creditizio dell’impresa.