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Rating ESG: il Parlamento UE approva la proposta di Regolamento

29 Aprile 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura, con emendamenti, il 24 aprile 2024 la propria risoluzione legislativa sulla proposta di Regolamento sulla trasparenza e sull’integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG).

L’approvazione del testo della proposta della Commissione (COM 2023 – 0314), che è volto ad aumentare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili, segue all’accordo di trilogo fra Parlamento e Consiglio UE, formalizzato con lettera del Consiglio UE del 14 febbraio 2024.

Come noto, i rating ESG forniscono indicazioni in ordine al profilo di sostenibilità di una società o di uno strumento finanziario, valutando la sua esposizione ai rischi di sostenibilità ed il suo impatto sulla società e sull’ambiente.

Le norme incluse nel testo approvato sono finalizzate a rafforzare l’affidabilità e la comparabilità dei rating ESG, migliorando la trasparenza e l’integrità delle operazioni dei fornitori di rating e prevenendo potenziali conflitti di interesse.

In sintesi, ecco le novità oggetto dell’accordo:

  • la divulgazione di rating ESG da parte degli operatori dei mercati finanziari o dei consulenti finanziari nell’ambito delle loro comunicazioni di marketing, dovrà essere accompagnata dalla pubblicazione, nel proprio sito web, di informazioni sulle metodologie utilizzate per tali rating ESG (verrà modificato, allo scopo, il Regolamento (UE) 2019/2088 sulla divulgazione della finanza sostenibile – Regolamento SFDR)
  • sarà possibile fornire rating “E” (fattori ambientali), “S” (fattori sociali) e “G” (fattori di governance) separati; se verrà fornito un unico rating, tuttavia, la ponderazione dei fattori E, S e G dovrà essere chiara per ciascuno di essi
  • i fornitori di rating ESG stabiliti nell’UE dovranno ottenere un’autorizzazione dall’ESMA
  • i fornitori di rating stabiliti al di fuori dell’UE che desiderano operare nell’UE, dovranno ottenere invece un’approvazione dei loro rating ESG da parte di un fornitore di rating autorizzato dall’UE; alternativamente, dovranno essere inclusi nel registro UE dei fornitori di rating ESG, e ciò sulla base di una decisione di equivalenza in relazione al Paese di origine, e in seguito ad un dialogo tra l’ESMA e l’autorità competente del Paese terzo interessato.
  • sarà previsto un regime di registrazione meno rigoroso, temporaneo e facoltativo di tre anni per le piccole imprese e i gruppi che forniscono rating ESG: i piccoli fornitori di rating ESG che optano per tale regime saranno esentati dal pagamento delle commissioni di vigilanza dell’ESMA, anche se saranno in ogni caso soggetti alla sua vigilanza e dovranno rispettare alcuni principi generali di organizzazione e governance, nonché i requisiti di trasparenza nei confronti del pubblico e degli utenti; una volta usciti da tale regime temporaneo, dovranno conformarsi a tutte le disposizioni delineate nel Regolamento, compresi i requisiti relativi alla governance e alle commissioni di vigilanza.

L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato in via definitiva dal Consiglio UE, quindi entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea; diverrà esecutivo 18 mesi dopo la sua entrata in vigore.

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