L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato la relazione finale che fornisce la valutazione dell’opportunità di transizione del regolamento titoli al T+1.
Si ricorda che lo standard globale per il regolamento dei titoli è stato il secondo giorno lavorativo successivo alla data di negoziazione dei titoli (T+2); tuttavia, i mercati internazionali dei capitali hanno iniziato a passare gradualmente a un ciclo standard di regolamento dei titoli più breve, ossia T+1.
Questa tendenza ha ricevuto un impulso significativo nel maggio di quest’anno, con il passaggio del Nord America (Stati Uniti, Canada e Messico) al regolamento T+1, che ha spinto altre giurisdizioni ad annunciare un’iniziativa simile.
La relazione ESMA sottolinea che l’aumento dell’efficienza e della resilienza dei processi post-negoziazione, che dovrebbe essere indotto dal passaggio al T+1 faciliterebbe il raggiungimento dell’obiettivo di promuovere ulteriormente l’efficienza dei regolamenti nell’UE, contribuendo all’integrazione dei mercati e agli obiettivi dell’Unione del risparmio e degli investimenti.
ESMA raccomanda che la migrazione al T+1 avvenga simultaneamente per tutti gli strumenti pertinenti e che sia realizzata nel quarto trimestre del 2027.
Considerando i diversi elementi valutati da ESMA, in particolare le difficoltà legate all’avvio di un progetto di tale portata nei mesi di novembre e dicembre e le sfide legate al primo lunedì di ottobre (subito dopo la fine di un trimestre), ESMA raccomanda l’11 ottobre 2027 come data ottimale per la transizione al T+1 nell’UE.
ESMA suggerisce inoltre di seguire un approccio coordinato con le altre giurisdizioni europee.
Per quanto riguarda la quantificazione dei costi e dei benefici, gli elementi valutati dall’ESMA suggeriscono che l’impatto del T+1 in termini di riduzione del rischio, di risparmio sui margini e di riduzione dei costi derivanti dal disallineamento con le altre principali giurisdizioni a livello globale, rappresenterà un importante beneficio per i mercati dei capitali dell’UE.
Tuttavia, questo cambiamento comporterà anche alcune sfide, tra cui la modifica del Regolamento sui depositari centrali di titoli (CSDR) e della disciplina di regolamento, al fine di garantire la certezza del diritto e promuovere i miglioramenti necessari nei processi di post-negoziazione per passare con successo al T+1.
Inoltre, tutti gli attori del sistema finanziario dovranno lavorare all’armonizzazione, alla standardizzazione e alla modernizzazione per migliorare l’efficienza del regolamento.