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ACF: pubblicata la Relazione annuale

Ricorsi in calo ma aumenta il volume dei risarcimenti

31 Marzo 2022
Di cosa si parla in questo articolo
ACF

Pubblicata la relazione sull’attività svolta dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) nell’anno 2021.

Nel corso del 2021 sono stati ricevuti 1.582 ricorsi, dato in flessione rispetto ai 1.772 ricorsi dell’anno precedente. Il gap è maturato tutto nell’ultimo trimestre (-322 ricorsi rispetto allo stesso periodo 2020), quando si è invertita la tendenza ampiamente rialzista che aveva contrassegnato i primi nove mesi dell’anno.

Il mutato trend è coinciso con l’entrata in vigore (1° ottobre 2021) delle nuove disposizioni disciplinanti i procedimenti ACF. Disposizioni che hanno introdotto, tra le altre, due novità di rilievo: la rivisitata e standardizzata modulistica, ora da osservarsi a pena di irricevibilità del ricorso; l’aver circoscritto l’attività dell’Arbitro alle controversie su fatti occorsi nei dieci anni precedenti la presentazione del ricorso.

Ha trovato conferma, invece, nel 2021 il dato, già rilevato negli esercizi precedenti, di un’apprezzabile distribuzione su tutto il territorio nazionale dei risparmiatori che si rivolgono all’ACF, attestato dal fatto che sono pervenuti ricorsi da soggetti residenti in tutte le regioni del Paese.

Resta decisamente elevata l’età anagrafica di quanti si rivolgono all’Arbitro, con circa il 45% di risparmiatori over 65; percentuale che arriva a sfiorare quota 70% se si tiene conto anche della fascia 55/64 anni. Marginale (circa il 10%) la presenza di ricorrenti under 40.

L’ACF ha chiuso l’anno scorso con un record di risarcimenti pari a 39,2 milioni di euro riconosciuti ai risparmiatori

Sono dati che, pur nella limitatezza del campo di osservazione, confermano quanto già ampiamente noto circa la distribuzione della ricchezza finanziaria nel nostro Paese e che scontano le difficoltà che le fasce di popolazione più giovani incontrano nell’accantonare risorse finanziarie da mettere al servizio del loro futuro.

A fine 2021, gli intermediari autorizzati alla prestazione di servizi d’investimento aderenti al sistema ACF si sono attestati a quota 1.200. Di questi, poco meno di 500 rappresentati da banche (tra cui 39 comunitarie con succursale in Italia), 230 tra SGR e Sim, 70 imprese di investimento comunitarie, 52 società di consulenza finanziaria, 282 consulenti finanziari autonomi, 24 gestori di portali di crowdfunding.

Lo scorso anno sono stati conclusi 2.119 procedimenti, con un abbattimento di circa il 40% dell’arretrato che si era andato accumulando nel primo quadriennio di attività. Ove si consideri l’arco quinquennale, a fronte degli 8.695 ricorsi in entrata, al 31 dicembre scorso risultavano decisi 7.385 ricorsi.

In forte crescita nel 2021 il volume complessivo dei risarcimenti riconosciuti ai risparmiatori, con quasi 40 milioni di euro di ristori, a fronte dei 29 milioni del 2020 e dei 16 milioni del 2019. La percentuale di accoglimento dei ricorsi è stata pari, nell’anno, al 69%.

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