L’EBA ha pubblicato un rapporto sull’applicazione delle proprie Linee guida concernenti le politiche e le prassi di remunerazione relative alla vendita e alla fornitura di prodotti e servizi bancari al dettaglio.
Il rapporto evidenzia come i soggetti presi come riferimento si concentrino più sui requisiti prudenziali e sugli interessi commerciali che sui requisiti di protezione dei consumatori.
Il rapporto mostra inoltre che, in termini di strutture di governance, la progettazione, l’approvazione e il monitoraggio delle politiche e delle pratiche di remunerazione siano spesso gestiti dalla stessa funzione, aumentando così il rischio di intervento.
Tuttavia, l’EBA ha anche individuato una serie di buone pratiche che sono considerate conformi alle Linee guida, come ad esempio:
- coinvolgere le proprie risorse umane, le funzioni di compliance e di gestione dei rischi nella progettazione delle politiche;
- coinvolgere gli azionisti prima dell’attribuzione di una remunerazione variabile superiore al 100% della remunerazione fissa;
- applicare un mix di criteri quantitativi e qualitativi nella determinazione della remunerazione variabile del personale;
- non considerare l’andamento delle vendite come criterio determinante per la promozione del personale;
- attuare misure che disincentivino esplicitamente il personale dall’agire in modo tale da arrecare danno ai consumatori;
- includere negli indicatori chiave di prestazione che determinano la remunerazione variabile alcune misurazioni della soddisfazione del cliente o, al contrario, del danno del cliente;
- ridurre o incamerare la remunerazione variabile del personale di vendita quando abbia agito a danno del consumatore.