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Rendicontazione di sostenibilità: le modifiche al Regolamento Emittenti

14 Marzo 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Consob, con delibera n. 23463 del 12 marzo 2025, ha approvato le modifiche al Regolamento n. 11971/1999 (Regolamento Emittenti), in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, in attuazione delle deleghe regolamentari di cui al decreto legislativo attuativo della CSRD.

In particolare, le modifiche al Regolamento Emittenti concernono:

  • l’introduzione dell’art. 89-quinquies, con le modalità e i termini del controllo della CONSOB sulle rendicontazioni di sostenibilità, pubblicate da emittenti quotati aventi l’Italia come Stato membro d’origine (attuando la delega regolamentare contenuta nell’art. 118bis TUF)
  • la sostituzione del comma 1 dell’art. 81-ter, per cui l’attestazione della rendicontazione di sostenibilità deve essere resa dal dirigente, secondo lo “Schema n. 3“, appositamente aggiunto all’Allegato 3C-ter del Regolamento Emittenti (in attuazione della delega regolamentare contenuta nel nuovo comma 5-ter dell’art. 154-bis TUF).

Si ricorda che la Direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD) ha introdotto una nuova disciplina in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, recepita in Italia con il D. Lgs. 125/2024, entrato in vigore il 25 settembre 2024.

Il D. Lgs. 125/2024 citato, ha esteso i poteri e le funzioni di vigilanza della CONSOB solo alle rendicontazioni di sostenibilità pubblicate dagli emittenti valori mobiliari negoziati su mercati regolamentati, aventi l’Italia quale Stato membro d’origine: pertanto, oltre all’inserimento del nuovo comma 1-quater5, all’art. 154-ter del TUF è stato aggiunto anche un nuovo comma 7-bis, estendendo ai casi di inosservanza delle norme sulla rendicontazione di sostenibilità, il potere di CONSOB di chiedere all’emittente di rendere pubblica tale circostanza, nonché di provvedere alla pubblicazione di informazioni supplementari ai fini della corretta informazione del mercato.

Infine, il Decreto citato ha attribuito alla CONSOB talune ulteriori deleghe regolamentari in relazione ad aspetti specifici della disciplina, pur limitate dall’alto livello di dettaglio della disciplina primaria e dalla previsione da parte della CSRD dell’adozione di standard obbligatori di rendicontazione e di assurance: le proposte di modifica al Regolamento emittenti, in attuazione delle citate deleghe regolamentari di cui al decreto, sono quindi state sottoposte a consultazione pubblica da parte di Consob, i cui esiti sono qui pubblicati, unitamente alla relazione illustrativa.

Tuttavia, Consob ricorda che, successivamente alla conclusione del periodo di consultazione pubblica, la Commissione UE ha pubblicato il pacchetto di misure c.d. Omnibus in materia di finanza sostenibile, contenente:

  • la proposta di Direttiva 2025/0044, che posticipa di due anni l’applicazione degli obblighi di rendicontazione previsti dalla CSRD per le imprese diverse dagli EIP con più di 500 dipendenti, già sottoposte alla precedente disciplina in materia di dichiarazione non finanziaria, ovvero le imprese di grandi dimensioni quotate e non quotate, e le PMI quotate
  • la proposta di Direttiva 2025/0045 che apporta modifiche sostanziali alla disciplina in materia di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence
  • la modifica del Regolamento Tassonomia.

Le proposte avanzate dalla Commissione UE sono tali da comportare, quando entreranno in vigore, una significativa modifica della disciplina europea in materia di finanza sostenibile e della rendicontazione di sostenibilità: in particolare, vi sarà una effettiva riduzione delle imprese interessate dagli obblighi di reporting e dai conseguenti oneri amministrativi per il loro adempimento.

Pertanto, nella definizione dell’articolato finale di modifica del Regolamento Emittenti, Consob precisa che ha tenuto conto anche delle esigenze di proporzionalità sottese alle principali proposte di modifica al quadro normativo europeo in materia di rendicontazione di sostenibilità, di cui alla proposta Omnibus.

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