Il report identifica una serie di buone prassi in relazione ad iniziative aventi ad oggetto l’educazione sui rischi di investimento. Le prassi si basano sulle analisi e gli approcci individuati dallo “IOSCO Committee 8 on Retail Investors” nell’elaborazione e implementazione di iniziative inerenti al rischio di investimento nonché nella revisione della letteratura sui rischi di investimento.
IOSCO ha da tempo riconosciuto l’educazione degli investitori come uno strumento fondamentale per garantire la protezione degli investitori, rafforzandone la fiducia e incoraggiandoli ad impegnarsi nelle proprie attività decisionali e di pianificazione finanziaria. L’educazione degli investitori rappresenta uno strumento complementare agli strumenti di regolamentazione, vigilanza e sanzione tipici della autorità di vigilanza ed è riconosciuta dai principi guida IOSCO per l’attività di regolamentazione dei mercati. Il Committee veniva istituito nel 2013 da IOSCO proprio al fine di informare gli investitori con riguardo ai rischi di investimento e rivisitare la letteratura sui rischi di investimento.
Ai sensi del Report per “rischio di investimento” si intende il rischio che un investimento non produca il risultato atteso e/o perda valore. Il rischio comprende inoltre una serie di fattori sottostanti.
Il Report esamina il ruolo della autorità di vigilanza nell’educazione al rischio di investimento e le sfide da fronteggiare. Inoltre vengono presi in considerazione i diversi approcci e le diverse pratiche adottate dalle autorità di vigilanza. Le buone prassi individuate dal Report sono di seguito indicate:
1. influenzare l’attitudine e il comportamento degli investitori retail, nonché migliorarne le competenze;
2. sviluppare iniziative sulla base di una approccio pratico in risposta ai bisogni degli investitori retail;
3. promuovere tests di iniziative con partecipanti selezionati;
4. sviluppare iniziative che raggiungano i destinatari in tempo utile per l’assunzione delle decisioni di investimento e siano promosse attraverso canali differenziati in modo da aumentarne la capacità comunicativa e l’interazione fra il pubblico;
5. inviare messaggi chiari e calibrati sulla base dei diversi gruppi di destinatari (ad esempio: principianti e investitori più esperti) e dei diversi canali di accesso alle informazioni;
6. utilizzare contenuti e stili di comunicazione coinvolgenti;
7. elaborare attività che siano al passo con lo sviluppo delle nuove tecnologie e le innovazioni all’interno dei mercati finanziari;
8. laddove rilevanti, sviluppare iniziative di educazione degli investitori che siano complementari con le corrispondenti attività di regolamentazione in modo da aumentarne l’efficacia; e
9. sviluppare un modello di valutazione e di misurazione per il monitoraggio dei risultati conseguiti.
Sulla base delle risultanze del report IOSCO raccomanda:
- che i propri membri prendano in considerazione una o più delle buone prassi di cui al report nel perseguimento dei propri obiettivi di vigilanza regolamentare;
- l’adozione e lo sviluppo di strumenti, quale ad esempio un portale online, così che i membri IOSCO possano condividere le proprie impressioni con riguardo all’evoluzione dell’educazione dei rischi di investimento;
- al Committee di considerare un approccio effettivo nel misurare e valutare l’educazione con riguardo ai rischi di investimento al fine di stimolare cambianti nei comportamenti degli investitori.