Il 9 luglio 2015 il Financial Stability Board ha pubblicato un interim report relativo, sia alla riforma dei principali benchmarks su tassi di interesse – quali LIBOR, EURIBOR e TIBOR (i “Benchmarks Tradizionali”) – sia agli sviluppi raggiunti nel processo di introduzione di tassi di interesse cd. “risk free” alternativi ai Benchmarks Tradizionali.
Il report analizza i progressi raggiunti rispetto alle raccomandazioni del Financial Stability Board del luglio 2014, come sviluppate dall’Official Sector Steering Group (cd. “OSSG”), soffermandosi sull’opportunità di potenziare i Benchmarks Tradizionali basandosi sui costi di funding non garantiti sostenuti dalle banche e supportando nei limiti massimi possibili tale riferimento ai costi con dati relativi alle operazioni effettuate. Il report suggerisce inoltre di sviluppare maggiormente gli Altri Benchmarks tenuto conto che alcune operazioni finanziarie, quali ad esempio l’operatività in derivati, sarebbero maggiormente appropriate per tassi di tipo “risk free” assimilabili agli Altri Benchmarks.
Dal luglio 2014 gli amministratori degli IBOR maggiormente utilizzati – ovvero gli Altri Benchmarks – hanno assunto azioni in linea con le sopra illustrate raccomandazioni. Le azioni intraprese hanno incluso anche la revisione di una serie di aspetti relativi agli Altri Benchmarks, quali raccolta dati, studi di fattibilità e analisi di temi legali oltre ad un ampio spettro di consultazioni con le banche e gli utilizzatori degli Altri Benchmarks.
Nonostante le raccomandazioni del 2014 fossero rivolte alle principali autorità facenti parte dell’OSSG alcune tra le principali piazze finanziarie extra-UE hanno comunque ritenuto opportuno intraprendere azioni per rivedere i propri benchmarks su tassi di interessi.
Significativi passi in avanti sono stati infine fatti dalle autorità facenti parte dell’OSSG con riguardo alla identificazione di Altri Benchmarks. A tal fine sono stati raccolti dati significativi dai principali mercati finanziari per identificare Altri Benchmarks potenziali nei mercati in cui questi ultimi fossero effettivamente assenti.
Durante il prossimo anno l’OSSG continuerà comunque a monitorare il processo di implementazione delle raccomandazioni del Financial Stability Board e redigerà un report aggiornato da pubblicare a cura del Financial Stability Board nel luglio 2016.