Il Parlamento europeo ha approvato la propria posizione sul testo di tre progetti di legge per combattere i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 e tutelare i cittadini e il lavoro.
In particolare, le tre proposte fanno parte del pacchetto Fit for 55, ossia le iniziative dell’Unione europea per diminuire le emissioni di Co2 del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Le tre proposte sono relative:
- alla revisione del sistema di scambio di quote di emissione di CO2 (ETS);
- al nuovo strumento di rilocalizzazione delle emissioni di CO2;
- al Fondo sociale per il clima.
Lo scambio di quote di emissione di CO2
Sul punto il Parlamento propone:
- l’introduzione di un nuovo ETS per gli immobili e il trasporto su gomma;
- aumento al 63% dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2030;
- l’eliminazione in modo graduale delle quote gratuite dal 2027 e totale entro il 2032;
- una struttura di bonus-malus per supportare le imprese più green;
- entrate di bilancio esclusivamente dedicate alla lotta contro i cambiamenti climatici.
La proposta per la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio
Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere ( Acronimo CBAM) dell’UE, è volto a ridurre le emissioni di CO2 nei paesi extra UE e prevenire la rilocalizzazione delle emissioni.
Fra le proposte approvate si segnalano:
- l’applicazione graduale del CBAM entro il 2032, in contemporanea con la soppressione delle quote gratuite ETS;
- l’allargamento delle limitazioni con riguardo ai prodotti chimici e alle emissioni indirette;
- la previsione dell’utilizzo delle entrate derivanti dal CBAM per supportare la transizione green nei Paesi meno sviluppati;
- la previsione di un’autorità CBAM a livello europeo.
Fondo sociale per il clima
Secondo il Parlamento, il Fondo dovrebbe prevedere:
- misure provvisorie di supporto al reddito (come ad esempio: la diminuzione delle tasse e delle tariffe sull’energia) per gestire l’aumento dei costi del trasporto su gomma e del combustibile per il riscaldamento;
- investimenti per: ristrutturare gli edifici, nelle energie rinnovabili e per il sostegno del trasporto pubblico, del car-pooling e del car-sharing e all’utilizzo di modi di trasporto attivi per ridurre le emissioni di CO2.