La Banca Centrale Europea (BCE) ha reso pubblica la trascrizione dell’introduzione a un’audizione pubblica rilasciata dalla Presidente del Consiglio di Vigilanza della BCE, Danièle Nouy, riguardante il progetto di riforma dei seguenti atti (per maggiori dettagli su tale progetto, si vedano i contenuti correlati):
- Regolamento (UE) n. 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation o CRR);
- Direttiva 2013/36/UE sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Credit Requirements Directive IV o CRD IV);
- Direttiva 2014/59/UE che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD);
- Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/81 che stabilisce condizioni uniformi per quanto riguarda i contributi ex ante al Fondo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation o SRMR).
La Presidente ha anzitutto sottolineato che la prospettata riforma degli atti sopra citati risulta essere urgente e necessaria, al fine di garantire il pieno rispetto degli standard internazionali in materia bancaria e finanziaria (in costante evoluzione) e di allineare la normativa in oggetto alla sempre maggiore integrazione normativa a livello europeo.
In particolare, Danièle Nouy esprime particolare favore per la proposta di aggiornamento normativo nei seguenti ambiti:
- recepimento dei recenti standard internazionali di vigilanza, mirati a garantire una maggiore resilienza degli enti creditizi;
- modifiche alle disposizioni in materia di risoluzione, così da recepire gli standard FSB in materia di Total-Loss Absorbing Capacity (TLAC) e Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL);
- armonizzazione del debito di primo rango “non privilegiato” (non-preferred senior debt).
Inoltre, nell’audizione pubblica viene espresso favore per la proposta di vigilare in modo più incisivo le società finanziarie capogruppo (financial holding companies) e i gruppi significativi stranieri stabiliti nel territorio dell’Unione Europea.
Infine, la Presidente accoglie positivamente la proposta riguardante la garanzia di esenzioni in materia di capitale per i gruppi internazionali a livello UE, attualmente previsti solo a livello nazionale.
Ciò nonostante, Danièle Nouy evidenzia la presenza di numerosi altri settori in cui sarebbe possibile migliorare il quadro regolatorio.