La Commissione VI (Finanze) della Camera dei Deputati ha espresso parere favorevole con osservazioni all’approvazione dello schema di decreto legislativo di revisione del regime impositivo, in attuazione della Riforma fiscale (L. 111/2023) con la quale è stata conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario.
Lo schema di decreto legislativo che attua la riforma fiscale introduce rilevanti novità in materia di:
- reddito agrario (artt. 1 e 2 dello schema di decreto legislativo)
- reddito da lavoro dipendente (artt. 3 e 4)
- reddito da lavoro autonomo (artt. 5 e 6)
- redditi diversi (art. 7).
In riferimento al reddito d’impresa, in particolare, si segnalano le modifiche volte a ridurre ulteriormente il cd. doppio binario fra valori contabili e fiscali, incentivando un processo di uniformità che riduca la duplicazione dei criteri di valutazione.
In particolare, il decreto attuativo della riforma fiscale interviene sui seguenti articoli del TUIR:
- art. 88, comma 3, TUIR – contributi per cassa
- art. 92 TUIR – opere e servizi di durata infrannuale
- art. 93 TUIR – opere e servizi di durata ultrannuale
- art. 110, comma 3, TUIR – differenze di cambio
Le operazioni straordinarie tra soggetti con regimi fiscali o contabili diversi, saranno poi soggette a una disciplina unificata, garantendo coerenza fiscale e facilitando la gestione dei valori contabili, tramite disposizioni volte a:
- una tendenziale omogeneizzazione dei limiti e delle condizioni di riporto delle perdite fiscali
- una revisione della nozione di “modifica dell’attività principale”
- non penalizzare le perdite realizzate a partire dall’ingresso dell’impresa nel gruppo societario
- una revisione del limite quantitativo rappresentato dal valore del patrimonio netto