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Riforma IRPEF: focus sulle audizioni di Camera e Senato

21 Giugno 2021
Di cosa si parla in questo articolo

È stata pubblicata la sintesi delle audizioni svolte dalle Commissioni Finanza di Camera e Senato nel corso dell’indagine per la riforma dell’Irpef (maggiori info qui).

Il dossier, 72 pagine in tutto, è diviso per aree tematiche: obiettivi e portata della riforma, progressività, tassazione del lavoro, degli immobili, dei redditi finanziari e d’impresa.

Gli auditi (61) hanno toccato anche altri aspetti variamente connessi all’Irpef: spese fiscali, aggiornamento del catasto, accertamento e riscossione, codificazione e giustizia tributaria (cui però lavora un’apposita Commissione extra-parlamentare, anch’essa in dirittura d’arrivo).

Tra i problemi più spinosi, vi è il regime forfettario per autonomi e imprenditori con ricavi annui fino a 65 mila euro, che riguarda ormai più di una partita iva su quattro. Bisognerà decidere se riassorbirlo in un’Irpef a progressività più contenuta, specie sui redditi medi; se “sostituirlo” con l’imposta sul reddito imprenditoriale, già prevista ma mai applicata; o se mantenerlo, previ opportuni aggiustamenti (tra cui si propone un’imposizione agevolata sui redditi incrementali, però irta di complicazioni).

Ma il problema più generale riguarda la portata stessa dell’intervento, che dipende dalle risorse disponibili (c.d. “coperture”); in particolare, se si potrà solo spostare il prelievo da alcuni contribuenti ad altri, o se il reperimento di nuove risorse – diverse dal Recovery Fund, cui comunque non si esclude di attingere – consentirà significative riduzioni e redistribuzioni verso fonti (e indici) diverse dalle attuali. Il pensiero va all’imposta sui servizi digitali, già in vigore in Italia ma che potrebbe esser oggetto di una nuova direttiva europea, e ai progetti Ocse che la condizionano – tassazione minima delle multinazionali (Pillar 2) e nuova ripartizione dei profitti delle imprese digitali (Pillar 1) – sui quali si attendono novità dall’importante incontro del G20, presieduto proprio dall’Italia, che si terrà il 9 e 10 luglio a Venezia.

I tempi potrebbero però non coincidere con quelli, più stretti, delle Commissioni parlamentari, che, per fine giugno, presenteranno al Governo un documento di indirizzo politico per il disegno di legge delega sulla riforma, atteso entro luglio (Commissioni Riunite, seduta dell’11 maggio 2021, n. 23). (D.C.)

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